Continua l’ascesa dell’atleta reatino Marco Fabiani – leggi – che, nel bagaglio del 2018, ha messo un importante secondo posto di categoria età + 50 nel campionato Italiano Spartan Race, la corsa ad ostacoli ispirata ai tipici percorsi utilizzati nell’addestramento militare-
Cinque tappe in cinque diverse location e tipologie di terreno: Maggiora (NO), Orte (VT), Campi Bisenzio (FI), Alleghe (BL) e Misano (RN), al “mare” (spiaggia compresa).
“Avete presente un percorso di guerra con ostacoli, con acque a volte gelide e fango, molto fango? Muri, filo spinato e trasporti al limite delle forze e poi corsa tanta corsa! – racconta Fabiani – La Spartan Race è una nuova disciplina che arriva dagli States, ma da soli 4 anni le gare si svolgono anche in Italia. Nel 2018 è stato inserito per la prima volta il Campionato Nazionale per Age-Group (fascia d’età)”.
Tre i format ufficiali della competizione: “Sprint”, un tracciato da 5 km con un minimo di 15 ostacoli (barriere da saltare, muri da scavalcare, pesi da spostare o trascinar); “Super”, dove i Km diventano 13 con un minimo di 25 ostacoli e, infine, “Beast” con non meno di 20 km e 25 ostacoli. Al traguardo, ad aspettare gli atleti sani e salvi, la medaglia “Finisher”
A Marco Fabiani è andata la medaglia d’argento: “Per poter partecipare e competere nelle Spartan i duri allenamenti devono essere costanti – spiega Marco – oltre ad una preparazione fisica a 360° serve sopratutto una preparazione psicologica, quest’ultima necessaria per completare alcune gare nonostante il rischio di ipotermia e la fatica che ti “dice” di mollare”.
“Il fattore mentale è importantissimo – prosegue l’atleta reatino – non è sufficiente il solo allenamento fisico ma è appropriato sviluppare anche aspetti mentali come la tenacia, la determinazione che ti permetteranno di saper gestire ed affrontare determinate situazioni considerate da altri difficili se non impossibili”.
Uno sport per muscoli d’acciaio: “Soprattutto è uno sport per “matti” – dice ridendo Fabiani – ma poi diventa serio. Quando sali sul quel podio dimentichi tutto, tutto il sudore, le ore di allenamento le lacrime per le delusioni e i sacrifici per arrivare all’obbiettivo prefissato. E adesso? Beh adesso ci prepariamo per l’anno nuovo!”.
Foto: Fabiani ©