C’era anche il Comune di Rieti il 27 novembre tra le istituzioni intervenute nel corso della presentazione, presso la sede della Commissione Europea in Italia, dei risultati dell’indagine conoscitiva del Corecom Lazio sul tema “Cyberbullismo e Media Education” condotta dai ricercatori delle università La Sapienza e Lumsa. A rappresentare il Comune l’Assessore all’Innovazione Tecnologica, Elisa Masotti, intervenuta a ribadire “l’attenzione dell’Amministrazione Comunale del capoluogo sabino, in tempi di analfabetismo digitale, alla politica di promozione della cultura della digitalizzazione e, in particolare, alla sensibilizzazione per la prevenzione del bullismo online e di altri reati telematici”. L’occasione è stata utile per il lancio della “Giornata Mondiale della Sicurezza in rete” che verrà celebrata il prossimo 5 febbraio e che vedrà presente a Rieti anche il presidente del Co.Re.Com. Lazio, Michele Petrucci.
“Sarà un’iniziativa di sensibilizzazione e di formazione non solo per i nativi digitali – ha continuato la Masotti – ma anche per gli adulti che, come ha ribadito l’indagine condotta attraverso cinque focus group, in rappresentanza delle cinque province del Lazio, risultano distanti in termini di sensibilità e non in grado di intervenire adeguatamente rispetto ai danni procurati dalle esperienze negative online. La prevenzione dei pericoli del web, del resto, deve necessariamente passare attraverso la sensibilizzazione, l’informazione e la cultura della comunicazione. E’ in questo ambito che si è inserita l’indagine presentata dal Co.Re. Com Lazio che ieri ha messo in campo l’ennesima iniziativa di alto profilo ”. “Il convegno – ha dichiarato il Presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni, Michele Petrucci – ha avuto lo scopo di trarre indicazioni non soltanto sulle politiche ma anche sugli strumenti per contrastare un fenomeno sempre più allarmante. E lo ha fatto mettendo a confronto la situazione nel Lazio, peraltro rappresentativa del quadro nazionale, con le più recenti disposizioni normative di Europarlamento, Parlamento Nazionale e Consiglio Regionale del Lazio. Ci tengo a ringraziare, per il contributo apportato ai lavori, l’Assessore Masotti con cui abbiamo stretto una collaborazione significativa per condividere iniziative legate al tema della tutela dei cittadini nei media”. “Preziosa si è rivelata da anni la collaborazione interistituzionale – ha aggiunto l’avvocato Iside Castagnola, componente del Comitato Media e Minori del Mise – tra Corecom Lazio, Polizia Postale, enti locali come il Comune di Rieti ed il Garante per l’Infanzia. L’applicazione Youpol, l’ammonimento del Questore e la Media Education nelle scuole sono le novità più importanti della legge 71/2017 per la prevenzione ed il contrasto al cyberbullismo per la tutela dei minori”.
Dalla fotografia aggiornata restituita dall’indagine risulta che il cyberbullismo, l’abuso dei dati personali ed il sexting sono percepiti come i rischi maggiori dei social media, che il bullismo online è riconosciuto più pericoloso del corrispettivo offline, che è la figura della madre ad essere chiamata in causa rispetto alla riflessione sulle strategie da adottare per ridurre lo stress emotivo derivante da esperienze negative online, che la distanza generazionale pesa in termini di contributo da parte degli adulti a “soccorrere” il giovane incappato nei pericoli del web, che i nativi digitali sono consapevoli non solo delle potenzialità della rete ma anche dei risvolti negativi in termini di rapporti interpersonali.
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