Il 1° dicembre, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids, la Direzione Aziendale della Asl di Rieti promuove “l’Hiv Test Day”. L’iniziativa, che si svolgerà presso l’Ospedale de’ Lellis grazie al contributo della Unità operativa di Malattie Infettive, diretta dal dottor Mauro Marchili e del Laboratorio Analisi diretto dal dottor Stefano Venarubea, consentirà di eseguire gratuitamente e senza alcuna prenotazione il test HIV (con risposta entro circa due ore dal prelievo) ed accedere alle attività di informazione e orientamento su HIV, AIDS ed Infezioni Sessualmente Trasmissibili.
AMBULATORIO – La Direzione Aziendale della Asl di Rieti, promotrice della Giornata di informazione e prevenzione “Hiv Test Day”, aprirà le porte dell’Ambulatorio di Malattie Infettive dell’Ospedale de’ Lellis e, grazie al contributo di medici, tecnici ed infermieri, permetterà a tutti i cittadini di effettuare gratuitamente e senza alcuna prenotazione il test, che sarà garantito in condizioni di massima riservatezza; i cittadini interessati potranno rivolgersi all’Ambulatorio dalle 9 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Il Punto Informativo chiuderà alle 19.
DIAGNOSI – Effettuare il test è importante poiché permette la diagnosi precoce della malattia. Oggi HIV ed AIDS possono essere infatti curati agevolmente ed efficacemente: le terapie, facili da assumere, bloccano la replicazione del virus e la progressione dell’infezione. Ma solo facendo il test HIV si può scoprire se si è malati e, curandosi, evitare l’AIDS e le sue conseguenze. Il virus Hiv si trasmette per via sessuale, attraverso rapporti non protetti: attualmente la via di diffusione largamente prevalente o tramite sangue infetto. La trasmissione per via endovenosa, che ha determinato gran parte della diffusione del virus in Italia negli anni 80-90, causa ancora una piccola percentuale di nuove infezioni. L’infezione ha una lunga fase asintomatica nel corso della quale può essere diagnosticata solo con il test per l’Hiv. Si tratta di una infezione non guaribile, ma curabile. Prima si scopre l’infezione e si agisce, meglio è: è importante per l’efficacia della terapia e per ridurre la trasmissione del virus.
INFEZIONE – Sono 15 mila gli italiani che hanno l’infezione da HIV e non lo sanno; per 6 mila di loro l’infezione è in fase tanto avanzata che, senza intervento medico, rischiano concretamente di morire per AIDS. 130 mila sono, invece, i cittadini italiani consapevoli della loro sieropositività. Negli ultimi 5 anni il numero delle nuove infezioni non è diminuito significativamente e nel 2016 vi sono state 3mila e 500 nuove diagnosi di HIV. Ogni due ore e mezzo un italiano diventa sieropositivo per HIV, nove volte su dieci per via sessuale.
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