Domenica 25 novembre ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (o “violenza di genere”). Ogni anno l’evento viene ricordato in tutto il mondo attraverso manifestazioni, incontri e convegni da quando l’assemblea generale delle Nazioni unite – nel 1999 – istituì tale ricorrenza.
“Un fenomeno che non può essere trascurato e che non può lasciarci insensibili – afferma la prof Stefania Saccone che svolge la propria funzione presso l’Ufficio scolastico provinciale – è per tale ragione che abbiamo sollecitato la sezione anticrimine della Questura a fornirci il proprio contributo per coinvolgere ed informare a tale riguardo le giovani generazioni”.
Con queste premesse e su tali basi, questa mattina è stato organizzato un incontro presso l’aula magna del Polo didattico di via Togliatti – facente capo all’IIS Luigi di Savoia – tra alcuni ufficiali di Polizia ed un nutrito gruppo di studenti del Tecnico agrario e del Sociosanitario. Una cinquantina di studenti di età compresa tra i 17 ed i 19 anni, ha presenziato con stupefacente interesse e spontanea, viva partecipazione a questo incontro al quale hanno lavorato, oltre alla infaticabile docente Stefania Saccone.
Valerio Pasquetti nella qualità di referente del dirigente scolastico Maria Rita Pitoni – per la tematica “legalità e cittadinanza” – presso il Tecnico agrario ed il Sociosanitario di via Togliatti. Gli allievi sono stati intrattenuti dapprima dal sovrintendente di Polizia, Giulio Borsi, il quale ha anche mostrato loro un video, illustrando tematiche e finalità del “protocollo Eva” (Esame violenze agite) che, appunto, la Polizia di Stato utilizza per tutti i casi di violenza sulle donne.
Quindi è stata la volta del primo dirigente, Giuseppe Cerni, che ha approfondito tutte le tematiche afferenti la violenza di genere, intrattenendo l’attento e partecipe uditorio anche attraverso esemplificazioni di situazioni realmente avvenute, pure sul territorio sabino, ovviamente con il massimo riserbo per le persone coinvolte.
“I maltrattamenti, gli atti persecutori come lo stalking e la violenza sessuale – ha rimarcato il primo dirigente Cerni – sono le spie per i reati della violenza di genere. La presenza delle forze di Polizia e della questura sul territorio è attenta e costante e mira innanzi tutto a prevenire, anche attraverso ammonimenti e diffide di carattere amministrativo, il verificarsi della violenza e successivamente, con il perpetrarsi del reato, punta alla repressione della condotta illecita”.
I molti allievi presenti hanno testimoniato grande interesse verso le tematiche affrontate da Cerni, ponendo non soltanto quesiti di stringente e arguto interesse, ma interagendo con il competente interlocutore che si è sentito assai e bene a proprio agio nella (per lui) insolita veste di docente.
“Con il sovrintendente Giulio Borsi abbiamo trascorso due ore abbondanti di grande soddisfazione per il lavoro che è stato curato – ha detto in conclusione il primo dirigente Cerni – sono rimasto impressionato dall’elevato grado di attenzione e di partecipazione che hanno testimoniato questi giovani che, certamente, sono stati preparati alla bisogna dal corpo insegnante delle rispettive scuole”.
Foto: Pasquetti ©