Sono i ragazzi della sezione sportiva del Liceo Scientifico “C. Jucci” di Rieti che il 20 novembre nella chiesa di San Domenico hanno incontrato uno sportivo d’eccezione: Arturo Mariani, romano, 25 anni, senza una gamba dalla nascita, per il quale la vita è un’esperienza davvero intensa. Dopo aver praticato diversi sport, dal 2012 è calciatore della Nazionale Italiana di Calcio Amputati, con cui ha partecipato ai Mondiali di questa categoria in Messico. Ma questo non gli è bastato: consapevole dell’importante messaggio di cui può essere portavoce, ha scritto una autobiografia Nato così ed ora Vita Nova, in cui racconta la vita di tredici personaggi ad un bivio. Tredici punti di svolta che aprono il campo a riflessioni profonde e avvincenti: perché non è mai troppo tardi per cambiare.
Ed è questo messaggio di coraggio e ottimismo che lui vuole consegnare ai ragazzi, oggi a volte scontenti, pur senza motivo, della loro esistenza. “Troppo spesso capita di dimenticarsi che la nostra vita è nelle nostre mani, che essere liberi non significa avere tutto ciò che si vuole, ma vivere al meglio le possibilità che ci vengono offerte” dice Arturo, ospite d’eccezione e testimonial nelle scuole, portavoce del valore dell’integrazione.
Il tutto si è svolto infatti nella Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, identificata nel motto “insieme per costruire ponti”, un progetto educativo di promozione sociale con storie di resilienza e impegno civico, elaborato dall’assessore ai servizi sociali Giovanna Palomba e dal consigliere comunale delegato alle politiche scolastiche Letizia Rosati. L’evento si è svolto in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, Special Olympics, garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del comune di Rieti e l’Ufficio scuola della Diocesi di Rieti.
Foto: FC RIETI ©