Il 9 novembre c’è stato il ritorno del cantante Marco Armani con il nuovo album, ‘Con Le Mie Parole’ che contiene 10 brani, tra cui 3 canzoni inedite, la title track “Con le mie parole” con testo di Pasquale Panella, “A modo tuo” con la firma del reatino Maurizio Festuccia e “L’ultima lettera” scritta assieme ad Enrico Ruggeri, oltre ai suoi grandi successi. In “Tu dimmi un cuore ce l’hai” ritorna Red Canzian, che aveva già collaborato con lui nel suo album di debutto e, “maestro” in “Ora o mai Più” il programma televisivo di RaiUno che ha voluto ridare smalto e fiato ad alcuni tra i più amati e talentuosi artisti italiani di qualche anno fa. Questo con Red non è l’unico prestigioso featuring contenuto nel disco, l’album presenta anche “Essere duri” con Luca Carboni e “Solo con l’anima mia” insieme a Ron, oltre a “Anna verrà” quale omaggio al grande Pino Daniele.
Un nuovo lavoro importante per lui ma ancor più significativo per il reatino Maurizio Festuccia che proprio del nuovo singolo trainante l’intero album, “A Modo Tuo“, ha scritto il testo inedito.
“Molti – spiega Festuccia – legano il mio nome al mondo della musica a quel fatidico Sanremo 1987 in cui con ‘Briciole di Pane’ riuscii ad arrivare con i Future dietro Michele Zarrillo tra le Giovani Proposte: un gran bel risultato senza dubbio, il migliore possibile direi – spiega Maurizio – ma negli anni a venire scrissi anche 9 pezzi inediti per Anonimo Italiano, l’artista romano che aveva una voce identica a quella di Claudio Baglioni e, grazie al quale, potei avere la soddisfazione e l’onore di sentire una mia canzone scritta assieme a Francesco Stillitano, “L’aquilone”, interpretata anche dalla voce del grande Amedeo Minghi. Un’orgogliosa emozione che non si dimentica. Non ho mai smesso di scrivere testi e, negli ultimi anni, ho addirittura incrementato questa mia passione, seppur in modo più discreto, quasi nell’oscurità dei miei impegni quotidiani. Non è mai semplice riuscire ad approdare a qualche buon progetto musicale per chi non vive h24 questo mondo ma, grazie a Marco, stavolta è accaduto. Grazie ad un contatto nato qualche mese fa, è stato lui stesso a chiedermi di provare a mettere un testo su una musica che aveva già: gli piacque subito l’idea del tema che avevo affrontato ed accettò immediatamente quel mio testo. Un testo – aggiunge Festuccia – che contiene un messaggio positivo e diretto in speciale modo a quelle persone che vogliono ritrovare fiducia in se stessi e che non sempre ce la fanno da sole; è un’esortazione a non mollare mai, a non lasciarsi andare. E’ un vero e proprio grido, la spinta, il desiderio di continuare a credere. Del resto la vita è una sola e va vissuta come ognuno desidera, anche… a modo proprio ma mai rinunciare ad aver fiducia nelle proprie capacità”.
Marco Armani nasce a Bari il 14 giugno del 1961 in un quartiere popolare chiamato “San Marcello”. Già dall’età di 4 anni veniva portato dai fratelli più grandi presso amici e parenti per esibirsi con la sua diamonica. Talento naturale e figlio d’arte (suo padre suona la chitarra e dipinge tutt’oggi) già in tenera età partecipa a competizioni canore come “Il folletto d’oro” aggiudicandosi qualche vittoria. Frequenta il Conservatorio di Bari, diretto dal Maestro Nino Rota, e costituisce, all’età di 14 anni il suo primo gruppo musicale chiamato “I Parsifal” ispirato al gruppo dei Pooh. Nel 1982 partecipa con Marco Ferradini ad una puntata di “Domenica In” su Rai1, dove viene notato da Pippo Baudo, e nello stesso anno debutta discograficamente con il singolo “Domani”. Nel corso della sua carriera Armani ha partecipato a cinque Festival di Sanremo, due nella categoria Nuove Proposte e tre nella categoria Big e questo è il suo settimo album all’attivo.
“Sento di dover essere grato a Marco Armani, ancora oggi una tra le più belle delle voci in circolazione, per avermi dato fiducia in questo importante suo passaggio in carriera – puntualizza Festuccia – specialmente per aver voluto che il mio nome coesistesse con quello di altri due eccellenti “mostri sacri” dell’autorato italiano, due firme più che autorevoli come quella di Enrico Ruggeri (“L’ultima lettera”) e di Pasquale Panella (“Con le mie parole”). Ora incrociamo le dita con la speranza che il pubblico apprezzi l’intero album e che ponga un minimo di attenzione particolare a questo mio brano, scelto come secondo singolo dopo “Non ho tempo”, quello d’esordio lanciato direttamente nella trasmissione condotta da Amadeus su Rai Uno, e vinta dalla bravissima Lisa, lo scorso giugno” conclude Fetsuccia.
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