(ch.di.) Una gara aperta per meno di mezzora, in cui il Rieti ha dato inizialmente l’illusione di poter gestire, segnando anche la rete del pari e andando vicinissimo, con un’azione clamorosa, al 2-1, fallito da Maistro praticamente davanti al portiere. Rieti-Potenza, però, finisce 5-1 per i lucani: un passivo pesantissimo, maturato davanti a 1000 spettatori, di cui oltre 400 in trasferta da Potenza (leggi). Cinque gol presi, praticamente, in ogni azione imbastita dal Potenza verso l’area reatina. Gara chiusa nel primo tempo, perché nella ripresa si è giocato poco o niente: finita 4-1 la prima frazione, c’è stata giusto l’occasione per il 5-1 a inizio ripresa. França, Todorov, un doppio Genchi e poi Guaita -il migliore per aver confezionato, oltre al gol gli assist per il primo e terzo gol lucano – sono i marcatori di giornata (rivivi il match). Il Potenza ha fatto la grande, ha saputo affondare nelle debolezze – da sempre evidenti – del Rieti. Così, Raffaele approfitta delle mancanze e delle sviste di Chéu: il portoghese non tampona (e forse neanche può) la fascia sinistra, dove Papangelis “passeggia” con Guaita che fa il bello e cattivo tempo. Insomma, difesa da profondo rosso, da zero in pagella. Dabo che si lascia sfuggire alla stessa maniera, due volte, l’attaccante, Gigli che incassa le critiche della tribuna, Gallifuoco che perde il pallone per il 4-1 ospite, Papangelis da film dell’orrore.
“NON SONO UN MAGO” – E mentre il diesse del Rieti, Mpasinkatu, dice che no, “assolutamente Chéu non è a rischio”, lo stesso allenatore prima dice di venire in conferenza stampa per lasciare una dichiarazione senza domande, poi si concede per alcune riflessioni: “Vengo solo perché vi rispetto – dice ai giornalisti – dopo questa gara è difficile spiegare cosa sia accaduto. Giochiamo contro squadra più forte, che ha avuto sei opportunità e segnato cinque volte. Dopo l’1-1 avevamo la chance di fare il secondo gol. Ma ci sono stati errori individuali. Non è il coach: abbiamo giocato contro una squadra che aspettava i nostri errori. Non credo abbiano avuto più opportunità di noi. Sono dispiaciuto per le brutte parole che ho sentito dalla tribuna verso allenatore, società e giocatori – aggiunge Chéu – ci può stare questa sconfitta contro una squadra come questa, che è stata più pragmatica. Sono stati bravi qualitativamente a finalizzare, su un campo su cui era duro giocare e in cui non si controllava bene il pallone. Ma ci sono stati errori individuali che hanno compromesso la gara: eppure siamo la stessa squadra che ha vinto a Viterbo”. A Chéu si fa notare di una difesa da pienissima insufficienza e che è a sinistra che il Rieti ha subito maggiormente, in quella zona dove Papangelis non è riuscito ad arginare Guaita, subendolo tantissimo: “Su quella fascia sappiamo tutti che abbiamo solo Papangelis. In difesa spesso non riesco a schierare sempre gli stessi quattro. A Catanzaro, ad esempio, non ci sarà Dabo per gli impegni in Nazionale. Questo abbiamo, non sono un mago. In questo momento è così. E non posso controllare gli errori individuali. Sono pronto agli attacchi settimanali, sono il peggior coach, ma sono certo che alla fine della stagione faremo un party. L’obiettivo del Rieti non è la B, è la salvezza”.
L’ALLENATORE NON SI DISCUTE – Il direttore sportivo, Malù Mpasinkatu difende l’allenatore, nonostante l’errore marchiano di non aver cercato di limitare l’emorragia sulla sinistra, quella che ha permesso al Potenza di emergere e fare punti a Rieti: “Dico sempre: una squadra non si deve esaltare nelle vittorie storiche e importanti e non si deve deprimere oggi. Sull’1-1 la squadra era viva, se avessimo avuto la fortuna di passare in vantaggio racconteremmo una gara diversa. Il calcio è fatto di episodi, in questo campionato succede tutto il contrario di tutto. Una sconfitta che fa male, ma farà ragionare tutti a dare qualcosa in più. Esterno sinistro? C’è solo Papangelis in quel ruolo, stiamo monitorando ma è presto per il mercato. Sul mister, assolutamente no, non è in dubbio: non bisogna mai, dopo un ko, cercare un capro espiatorio. Bisogna vedere il perché di quel ko”.
TIFOSI EMOZIONANTI – “Non è stata una vittoria agevole – dice il presidente del Potenza, Salvatore Caiata – Le partite vanno viste, Juve docet. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle una gara a Lentini dove abbiamo dominato e perso. Gli episodi è chiaro, indirizzano la gara. Il Rieti ha avuto occasione di fare il 2-1, lì sarebbe cambiata forse la gara. Quando abbiamo fatto il secondo gol con Emerson poi, la gara non c’è stata più. Merito alla mia squadra che ha capito che questo è un campo difficile, il Potenza non ha fatto la signorina, ha fatto la squadra maschia. Con Catania abbiamo fatto una gara tecnica, qui allo Scopigno una partita maschia e combattuta. Non so in quanti vinceranno qua, è un campo difficile. Il pubblico? Abbiamo una tifoseria emozionante. Quando hai una tifoseria così, calda, educata, civile, che fa la scampagnata, dove ci sono bambini e famiglie, senti il peso di voler far bene. Una città che si mobilita, siamo contenti di regalargli questa soddisfazione. So che da Roma, dalla Toscana, dalle zone limitrofe sono venuti in tanti. Grande rispetto sulle squadra che punta sui giovani. Dove arriviamo? Guardiamo partita per partita. Ma sono certo che possiamo giocare un campionato di grande tranquillità. Non ci portiamo appresso pesi di angoscia di classifica, molto serenamente. Vedo una squadra che non timore di vincere su tutti i campi. Facciamo un applauso a Guaita, una partita devastante. Quando uno spicca…”.
“CHIUSA SUL 2-1” – Il tecnico del Potenza, Giuseppe Raffaele: “Gara facile? Ce l’abbiamo fatta diventare noi. I primi 25 minuti di partita sono stati tiratissimi, il terreno non era ideale per l’alta intensità, non era perfetto per lo scorrimento della palla. Siamo andati in campo adattandoci a questa situazione. Quando abbiamo trovato il 2-1 e 3-1 la gara si è chiusa. Applausi ai ragazzi per i primi 25 in cui il Rieti poteva farci male. L’1-1 del Rieti? Un po’ fortuito”. Giuseppe Genchi, autore di una doppietta per i lucani. “Sapevamo che sarebbe stata una gara rocciosa, il Rieti è fisico. Il campo era un po’ pesante, non al top per un calcio fluido. Ma la squadra forte è quella che si adatta e noi l’abbiamo fatto bene. Loro hanno provato a metterci in difficoltà, ma abbiamo sfruttato al meglio le occasioni al meglio. Se Emerson non avesse fatto quel gol, non so come sarebbe andata questa partita. Nelle ultime gare subiamo solo su calci piazzati, dobbiamo evitare questi falli al limite, è l’unico errore che stiamo facendo”.
Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©