Nell’ambito di Rieti Digital – Festival della Cultura Digitale e dell’Innovazione, organizzato dall’Assessorato all’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione Pa del Comune di Rieti, domenica 11 novembre a Palazzo Dosi in Piazza Vittorio Emanuele II, 17, si svolgerà l’evento formativo “Giornalismo digitale e deontologia professionale”.
I RELATORI – I lavori inizieranno alle 15 e proseguiranno fino alle 20 con tre distinti interventi: Paolo Di Mizio, ex caporedattore del Tg5, relazionerà su politica estera e fake news. Ciro Pellegrino, Fanpage, si occuperà di Facebook, Google, Seo e breaking news. Emiliano Grillotti, direttore di RietiLife, su fotografia e giornalismo digitale. Il corso si prefigge l’obiettivo di integrare la formazione dei giornalisti sul tema delle nuove tecnologie e sugli ambiti di applicazione, partendo dagli strumenti multimediali del momento senza tralasciare il rispetto delle regole. Dalla certezza delle fonti al peso dei social fino alla distorsione delle fake news, i relatori illustreranno le nuove tendenze della comunicazione e dell’informazione sempre più digitale.
5 CREDITI – L’iscrizione al corso potrà essere effettuata da pubblicisti e professionisti regolarmente iscritti all’Ordine sull’apposita piattaforma Sigef e assegnerà 5 crediti formativi. Le iscrizioni scadranno giovedì 8 novembre. I posti a disposizione sono 50.
FAKE NEWS – “Anche il mondo del giornalismo non può prescindere da una profonda innovazione tecnologica. Di qui la scelta di inserire nel programma del Rieti Digital Festival il corso di aggiornamento professionale che risulterà essere un’iniziativa utile per approfondire il rapporto tra giornalismo digitale e deontologia professionale – dichiara Elisa Masotti, Assessore all’Innovazione Tecnologica e alla Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione – l’attenzione sarà puntata sulla cultura della verifica delle fonti e sull’evoluzione delle tematiche legate alla digitalizzazione, con riferimento particolare alle fake news che oggi, a fronte dell’utilizzo sempre più massiccio dei social media, conoscano una diffusione senza precedenti”.