(da comunicato dei Carabinieri di Rieti) I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Rieti chiudono gli accertamenti sul crollo del “B&B La Margherita” di Saletta di Amatrice che causò il decesso di 3 persone: 8 gli indagati fra progettista, tecnici del Comune di Amatrice, funzionari del Genio Civile di Rieti, titolare dell’impresa costruttrice e proprietari dell’immobile.
AVVISO CONCLUSIONE INDAGINI – “Nella mattinata di oggi 31.10.2018, a conclusione degli accertamenti relativi al crollo del “B&B La Margherita” sito in Saletta di Amatrice, sulla S.P. al civico nr. 52, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Rieti hanno notificato a otto persone un provvedimento di “avviso di conclusione delle indagini preliminari e informazione di garanzia sul diritto di difesa” emesso a loro carico dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti, dovendo rispondere, in concorso fra loro, dei reati di omicidio colposo e disastro colposo. Le indagini, coordinate dai Sostituti Procuratori Dott.ssa Luana Bennetti e Dott. Rocco Gustavo Maruotti, sono state avviate all’indomani della scossa di terremoto del 24.08.2016 che provocò il crollo dell’interno stabile adibito a struttura ricettiva e denominato “B&B La Margherita”, cagionando la morte di tre persone ospitate al suo interno le quali avevano trascorso ad Amatrice tre giorni di vacanza e, proprio quella mattina, sarebbero dovute ripartire per far rientro a Roma”.
SOPRALLUOGHI – “L’attività investigativa, iniziata con il sequestro penale di tutta l’area interessata dal crollo, al fine di preservare gli elementi di prova presenti, è proseguita effettuando sulla stessa numerosissimi sopralluoghi, in presenza anche dell’ing. Giorgio Irti, Consulente Tecnico nominato dalla Procura. Parallelamente è stata acquisita e sequestrata, presso il Genio Civile di Rieti, il Comune di Amatrice, l’Agenzia Regionale per il Turismo della Regione Lazio, tutta la documentazione ritenuta di interesse investigativo e sono state sentite a sommarie informazioni più di 10 persone informate sui fatti le quali, oltre a fornire importantissimi elementi sulla localizzazione dei corpi delle vittime, hanno prodotto ulteriore documentazione risultata poi decisiva per l’elaborazione della Relazione Tecnica da parte dell’ing. Irti: in particolare, si è riusciti a rinvenire numerose fotografie ritraenti le varie fasi di ristrutturazione dell’immobile oggetto del sequestro”.
DUE ANNI DI INDAGINE – “Al termine di tale attività, durata più di due anni, è stato accertato che il crollo del “B&B La Margherita” è stato cagionato dalla realizzazione, fra il 2003 e il 2008, di alcuni lavori finalizzati alla ristrutturazione di una parte dello stabile e alla trasformazione in civile abitazione dell’adiacente fienile, al fine di rendere l’intero immobile idoneo ad ospitare una struttura ricettizia in fase di prossima apertura. Si è appurato inoltre come tali lavori fossero stati eseguiti da una ditta costruttrice di Amatrice sulla base di un progetto che, non solo non era conforme alla normativa antisismica vigente all’epoca dei fatti e contenuta nel D.P.R 380 del 6.6.2001 “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, nel Decreto Ministeriale del 16.1.1996 “Norme Tecniche per le costruzioni in zone sismiche” e nella Circolare Ministeriale del 10.04.1997, ma che addirittura il progettista non avrebbe neanche potuto redigere, in quanto geometra, mentre questa era un’attività riservata ad ingegneri regolarmente iscritti all’albo: al riguardo è stato accertato infatti come il tecnico, che era anche direttore dei lavori, per elaborare i calcoli strutturali del progetto, si fosse servito di una simulazione di calcolo richiesta ad un ingegnere del posto, depositandola poi all’insaputa di questo presso il Genio Civile di Rieti al fine di ottenere l’approvazione del progetto”.
“ERRORI” – “Tale elaborato, alla luce delle risultanze della Relazione Tecnica dell’ing. Irti, è risultato caratterizzato da numerosissimi errori sia di calcolo che di progettazione quali: l’adozione esclusivamente di misure di “miglioramento sismico”, anziché di quelle di “adeguamento sismico” che viceversa avrebbero dovuto essere attuate; la presenza di gravissime carenze inerenti la definizione dei materiali che costituivano le pareti dell’immobile, mancando totalmente l’esecuzione in loco di sopralluoghi finalizzati ad accertare la natura e la composizione delle stesse e il loro stato di conservazione; la presenza di un grossolano errore nella qualificazione della zona sismica del Comune di Amatrice, presentando tutti i calcoli di verifica come se tale territorio fosse ancora inserito in zona sismica nr 2 quando viceversa esso era stato qualificato in zona sismica nr 1 dall’Ordinanza della presidenza del Consiglio dei Ministri nr 3274/2003, adottando quindi un modello di calcolo completamente errato; la mancata indicazione, sia nel progetto iniziale, che in quello in variante in sanatoria presentati entrambi presso il Genio Civile di Rieti e presso il Comune di Amatrice, della demolizione delle vecchie pareti del locale un tempo adibito a fienile e la loro sostituzione con delle pareti in poroton, le quali fra l’altro non venivano minimamente ammorsate alle altre pareti adiacenti e presentavano aperture superiori al limite consentito, tali da renderle vulnerabili a eventi sismici anche meno intensi di quello del 24.08.2016”.
“MACROSCOPICHE VIOLAZIONI” – “Tali macroscopiche violazioni non sono state rilevate dai vari organi di controllo, ne in relazione al primo progetto, approvato infatti dal Genio Civile di Rieti nel 2004, a cui ha fatto seguito l’autorizzazione a costruire da parte del Comune di Amatrice avente nr 54 del 22.10.2004, né in relazione ad un secondo progetto di variante in sanatoria del 2007, approvato da Genio Civile di Rieti nel 2008, a cui ha fatto seguito l’autorizzazione a costruire in variante da parte del Comune di Amatrice nr 209 del 19.07.2008. Sono state ipotizzate inoltre responsabilità di carattere penale anche per gli attuali proprietari e gestori del “B&B La Margherita” i quali non potevano esercitare l’attività ricettiva all’interno di quell’immobile poiché allo stesso non era mai stata concessa l’abitabilità da parte del Comune di Amatrice, motivo per il quali gli stessi non hanno mai comunicato le schede alloggiati alla Questura di Rieti, come previsto dall’art. 17 e 109 del Testo Unico sulla Leggi di Pubblica Sicurezza”.
QUINTA INDAGINE – “Dopo l’indagine sul crollo del Campanile del complesso parrocchiale “SS Pietro e Lorenzo” di Accumoli, delle tre palazzine ex IACP site in Amatrice Piazza Sagnotti, dello stabile sito sempre in Amatrice Corso Umberto I nr 83 denominato “Palazzo Dantoni”, questa è la quinta indagine relativa ai crolli, al vaglio dell’Autorità Giudiziaria per l’individuazione di responsabilità di carattere penale”.
Foto: Carabinieri ©