“Confartigianato Imprese Rieti esprime immensa soddisfazione nell’apprendere che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso avverso l’accorpamento della Camera di Commercio di Rieti con quella di Viterbo. L’obiettivo si è perpetrato con il Governo Renzi che di fatto imponeva alle Camere di Commercio più piccole di accorparsi per raggiungere il limite minimo di 75mila imprese”. È quanto si legge in una nota dell’associazione degli artigiani reatini.
Confartigianato da sempre si è battuta contro la soppressione o l’impoverimento dei ruoli dei corpi intermedi, prima fra tutti le Province, le Camere di Commercio e le Comunità Montane. Il Direttore di Confartigianato, Maurizio Aluffi ha dichiarato: “In data odierna il Consiglio di Stato ha accolto l’appello proposto dalla Camera di Commercio di Rieti e ha riformulato l’ordinanza del Tar del Lazio. L’ordinanza – ha proseguito Maurizio Aluffi, che è anche Vice Presidente della Camera di Commercio – blocca l’accorpamento tra Rieti e Viterbo. Abbiamo vinto una battaglia, ma la guerra è ancora lunga”.
“Ora – ribadisce Maurizio Aluffi – abbiamo un po’ di tempo in più per organizzare e far crescere la mobilitazione in modo che il Parlamento modifichi la normativa che dispone il numero massimo di Camere di Commercio in 60, comportando così l’eliminazione anche di quella del nostro territorio”.
“Confartigianato si batterà con tutte le proprie forze per dire no alla soppressione della Camera di Commercio si adopererà per definire le ulteriori iniziative per contrastare il processo di spogliazione della nostra città e del territorio provinciale, sempre più esautorato di centri direzionali e sconfiggere così l’obiettivo di ridurla a una micro città del Lazio, privandola del ruolo che storicamente ha meritatamente rivestito, con pesanti e negative ricadute sull’economia, sul territorio e sui cittadini”.
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