Nell’ambito dei festeggiamenti dei Santi Cosma e Damiano, patroni di Longone Sabino, si è tenuta la commemorazione del centenario della morte del Caporale Attilio Verdirosi. Il glorioso eroe della Prima Guerra Mondiale, originario proprio di Longone Sabino, partito volontariamente alle armi anche se dispensato dal servizio militare, chiese e gli venne accettato di essere assegnato ai reparti di Arditi, quei reparti ai quali erano destinate le azioni più temerarie.
Alla commemorazione, iniziata con una messa officiata da Mons. Chiarinelli, Vescovo Emerito di Viterbo, ha partecipato, oltre alla Fanfara della Legione Carabinieri di Roma, un picchetto in armi della Scuola Interforze per la Difesa NBC, Scuola che è proprio intitolata al Caporale Verdirosi. In un clima di grande solennità, che ha visto la resa degli onori a tutti i caduti di tutte le guerre, è stato scoperto un busto in bronzo realizzato dall’artista Prof. Luca Rampazzi raffigurante il Verdirosi e che è stato apposto nell’omonimo parco in Longone Sabino.
Il Caporale Attilio Verdirosi è stato strappato alla vita il primo luglio 1918 a Losson – Basso Piave guadagnandosi una Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione “A quarantasette anni, volontario di guerra in un reparto d’assalto, avendo lasciato famiglia e interessi, per giovanile fede, per coraggio indomabile, sempre primo in ogni ardita impresa per virtù di parola e di esempio, animatore e suscitatore d’eroismi, trascinò con sé gli arditi della prima ondata in un fulmineo contrastato attacco, ricacciando in disordine il nemico. La morte lo colpì nell’impeto dell’assalto, troncandogli sulle labbra il grido di incitamento e di esultanza Viva l’Italia”.
“L’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci sezione di Longone Sabino vuole ringraziare le autorità militari, civili, religiose e le numerose associazioni d’arma intervenute. Un particolare ringraziamento al Comune, all’Università Agraria e alla Pro-Loco di Longone Sabino, ai festaroli (gli organizzatori) della festa in onore ai Santi Cosma e Damiano e all’Unione Nazionale Mutilati per Servizio sez. di Rieti per il loro contributo e sostegno alla realizzazione della commemorazione” scrivono.
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