(di Christian Diociaiuti) Secondo risultato utile di fila in casa per il Rieti che pareggia 0-0 con la Cavese nello Scopigno a porte chiuse: bene nel primo tempo, gli amarantocelesti rischiano solo all’inizio e qualcosa nella ripresa. Una gara che il Rieti poteva vincere, soprattutto per quanto creato nel primo tempo. Ripresa per nulla esaltante, che annulla almeno una buona mezzora della prima frazione. Rieti, ora, a quattro punti (come la stessa Cavese); casella dei gol segnati dagli attaccanti che rimane vuota alla quarta uscita. Il Rieti, al quinto turno, riposa; riprende a Lentini il 13 ottobre contro la Sicula Leonzio.
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L’ASSETTO – La sorpresa è lo schieramento, da parte di Chéu, della squadra titolare: Papangelis ce la fa e scende in campo dal 1′ all’esterno di sinistra; a destra Dabo. In mezzo Pepe (recuperato, era in dubbio) gioca con Gigli. Difesa schermata da Palma e Diarra. Cericola, Maistro e Vasileiou giocano dietro a Todorov. Anche la Cavese non fa sorprese: 4-3-3 titolare con Sciamanna al centro dell’attacco, sostenuto da Agate e Rosafio. Il centrocampo lo guida Favasuli (ai lati Tumbarello e Fella). Davanti al portiere Vono, da destra a sinistra, Palomeque, Bruno, Manetta e Licata.
PRIMO TEMPO – Avvio di gara con la Cavese in avanti. Punizione di Favasuli dal limite neanche al 3′: Chastre manda alto sulla traversa e in angolo. Pochi istanti dopo è Rosafio, da destra, ad accentrarsi e provare il tiro di poco fuori sull’incrocio. Rieti che rischia i primi minuti, poi dal quarto d’ora si propone soprattutto a sinistra col treno (greco) Papangelis-Vasileiou. Possesso e dominio di campo, ma la prima chance, vera, è di Maistro che dalla distanza manda alto alla mezzora inoltrata. Il rischio il Rieti lo corre intorno al minuto 34′: errore di Maistro a metà campo, Sciamanna intercetta e lancia Agate che sbaglia clamorosamente in area, a tu per tu con il portiere del Rieti. Al 37′ Vasileiou trova la palla al limite, si accentra, vede Dabo accorrente da destra che conclude di prima, di poco fuori dal lato opposto. Da qui inizia una fase in cui il Rieti si chiude nll’area ospite alla ricerca del vantaggio. Todorov ci riprova al 42′: palla da destra di Cericola, il bulgaro tocca e dirige la sfera in porta ma Vono si stende e blocca quasi sulla linea. Un primo tempo che si chiude 0-0: il Rieti rischia in avvio, sfata il totem del gol incassato nel primo quarto d’ora di gioco e poi domina il gioco, collezionando tre buone chance contro le due, iniziali, della Cavese.
SECONDO TEMPO – Un cross da destra e il tentativo di mettere dentro al volo in spaccata di Fella, apre il secondo tempo, in cui il Rieti non cambia nulla e la Cavese, pur rimanendo 4-3-3, rinuncia a Licata per Nunziante e ad Agate per Migliorini. Neanche al quarto d’ora, Chéu passa al 4-4-2: fuori Maistro, dentro Di Domenicantonio e Vasiliou che passa seconda punta (gli esterni sono Di Domenicantonio e Cericola). Al quarto d’ora è Vasileiou a confezionare un cross da destra per Di Domenicantonio che schiaccia ma manda alto. Brividi al 25′: Chastre non trattiene su una conclusione di Sciamanna e rischia tantissimo, palla in angolo. La ripresa non ha i ritmi del primo tempo, e si sente. La Cavese sembra accontentarsi del punto, il Rieti vorrebbe la seconda vittoria di fila in casa. Manetta, però, ci prova a dieci dalla fine: corner da destra, svetta il difensore, libero di girarsi, ma palla ancora alta. Nel finale di gara, la Cavese chiede un rigore (che riguardano le immagini sembra non esserci nel contatto con Dabo) su De Rosa, appena entrato. La gara finisce 0-0 dopo 5′ di recupero, necessari dopo gli stop soprattutto per le cure al portiere ospite in uno scontro di gioco (che poi ha ripreso).
UOMO RIETILIFE – L’Uomo RietiLife di giornata è Giuseppe Palma, alla seconda nomina di fila. È l’uomo in più in mezzo al campo, si propone, recupera palloni, soprattutto nel primo tempo. Esce a metà della ripresa inoltrata stremato, lasciando spazio a Lukinga. Si conferma giocatore d’esperienza, fondamentale per la mediana. Bene anche Vasileiou, ma come agli altri attaccanti manca il gol. E questo non è un bene.
TIFOSI – Ancora una volta a porte chiuse, la gara è stata seguita da pochi intimi in uno Scopigno vuoto. Tifosi ancora una volta riuniti a Fedeltà Amarantoceleste o davanti a smart tv, cellulari e tablet. È l’ultimo match a porte chiuse. Il tifo tornerà per Rieti-Vibonese il 16 ottobre.
Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©