(di Christian Diociaiuti) In un ospizio. Con Elvis Presley ancora vivo ma malandato, anziano e solo. Ecco dove si è ritrovato ieri sera il pubblico di Liberi sulla Carta, la rassegna di editoria indipendente che oggi giunge al suo terzo e ultimo giorno. Sul main stage del Polo Santa Lucia, ieri sera, parterre pieno (come lo è stato per gli ospiti precedenti, Tirabassi e Lo Cascio) per Libero De Rienzo.
L’attore di, tra gli altri, Santa Maradona e Fortapasc si è cimentato in un reading di due ore del romanzo breve di Joe Lansdale dal titolo “Bubba Ho-Tep“, svicolando dall’inizialmente preventivato omaggio a Brautigan “Sognando Babilonia”.
Presentato dal giornalista de Il Mattino, Marco Ciriello, e accompagnato dal contrabbasso di Enrico Mianulli, De Rienzo ha portato in scena un Elvis decisamente inconsueto, lontano dalle scene e dal precosteuito oltre che dall’essere il Re del Rock, ancora vivo ma in ospizio, in una malandata versione da Indiana Jones, partorita dalla mente dello scrittore e sceneggiatore Lansdale (Bubba Ho-Tep, romanzo del 2002 è diventato anche un film). Alla ricerca di una mummia succhia-anime, Elvis si ritrova ad affrontare diverse peripezie e ad incotrare diversi personaggi.
“Un romanzo con alcuni passaggi un po’ volgari, stordite i bambini soprattutto per i primi due minuti” ha messo in guardia, scherzando, De Rienzo: Lansdale non ha risparmiato descrizioni e terminologie a tratti “splatter” e neanche troppo vagamente porno, talmente gonfie da essere comiche nell’associazione con un divo come Elvis, tratteggiato nel libro però come una macchietta, che si finge suo stesso sosia per fuggire dalla celebrità e da una vita dissoluta.
Il romanzo breve di Lansdale è stato scelto da De Rienzo per i suoi passaggi sulla morte e sulla vita, nonché sulla celebrità e la sua eredità pesante. De Rienzo ha voluto sottolineare, poi, come Elvis, cresciuto in un mondo di persone di colore, fosse a sua volta un “nero pallido”. Il Re del Rock era, insomma, una sorta di controsenso in uno show biz – come quello a stelle e strisce – “ancora fortemente razzista eppure imperniato sulla figura di Elvis” che dei neri aveva catturato il ritmo ed il suond.
Nelle due ore di reading non sono mancate risate e riflessioni, con De Rienzo che si è accompagnato con una birra e qualche sigaretta, “accessori” che a tratti hanno riportato alla mente il geniale economista Bartolomeo Bonelli, da lui interpretato: fidanzato con una sinti, nella fortunata saga del regista Sidney Sibilia, “Smetto quando voglio”, De Rienzo-Bonelli prova ad applicare le sue conoscenze matematiche al poker e al contempo aiuta la banda dei ricercatori a fare il colpo grosso nella divertente trilogia in cui recitano anche Edoardo Leo, Paolo Calabresi e Stefano Fresi.
De Rienzo precede gli ultimi due grandi ospiti e una domenica di eventi. Pomeriggio e sera in rosa: arrivano Federica Angeli e Laura Morante, rispettivamente alle 17 e alle 21.30. Ultimi colpi, da non perdere.
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