Una vera caccia all’uomo. L’hanno messa a segno, con successo, Carabinieri e Polizia che la scorsa notte, in un’abitazione del centro di Rieti, con un blitz hanno fermato e portato in carcere il 29enne rumeno, B.D.V., pregiudicato, che tra lunedì e martedì intorno all’una di notte, ha minacciato con un coltello da cucina, picchiato e rapinato una 26enne reatina a Porta Romana (leggi). Alla fine l’uomo ha portato via alla giovane donna 500 euro, soldi usati per giocare alle slot in un bar in viale Maraini. Dopo circa 24 ore di ricerche e indagini, Polizia e Carabinieri hanno fermato il rumeno a casa, in centro a Rieti, in un blitz. A tradire l’aggressore, oltre ai particolari forniti dalla 26enne, anche le telecamere degli esercizi commerciali coinvolti e dello sportello bancomat. Elementi che, uniti al sangue riscontrato prima del blitz sul campanello di casa, hanno contribuito al fermo del rumeno, i cui dettagli sono stati svelati oggi pomeriggio dal questore Antonio Mannoni, dal comandante provinciale dei Carabinieri Simone Sorrentino e il capo della Mobile di Rieti Antonella Maiali.
TUTTO IN 20 MINUTI – L’uomo – che ora si trova nel carcere di Vazia – ha precedenti specifici: la rapina si è consumata, di fatto, in 20 minuti. Forse, inizialmente, non era nata come rapina e lo confermano le stesse forze dell’ordine: l’uomo una volta salito in auto della giovane l’ha fatta guidare (dopo una colluttazione in cui si sono feriti entrambi) e l’ha anche toccata insistentemente, chiedendole prima di portarlo in un paesino della provincia e poi di accostare in vie collaterali e isolate. La giovane, però con grande forza d’animo ha trovato un punto di trattativa dopo aver chiesto quali fossero le richieste del rumeno: “Ti pago, ma lasciami stare”, dopo insistenti avances ma anche dopo essersi ferita con il coltello da cucina con cui era stata minacciata e dopo aver ricevuto anche due pugni al volto.
LA TRATTATIVA – La giovane, così, dopo essersi ritrovata il rumeno in macchina, insomma, non ha ceduto alle sue richieste ed è riuscita a portarlo al bancomat transitando in vie più centrali possibili, sperando di ricevere aiuto e di essere notata. I due, dopo la “trattativa” sono arrivati nel bancomat di un istituto di credito di viale Maraini. Qui la 26enne ha ritirato 500 euro ed ha anche provato a chiamare il 113, ma il cellulare si è scaricato. Così, ha pagato il rumeno e questo si è allontanato a piedi in direzione verso piazza Marconi. La deviazione, però, è arrivata subito: sempre in viale Maraini, il 29enne pregiudicato si è fermato in un bar e, vistosamente ferito, ha giocato tutti i 500 euro alle slot, lamentandosi anche di averli persi rapidamente.
“VIOLENTO, PASSIONE PER IL GIOCO” – Nel frattempo la giovane rapinata ha chiesto aiuto in un altro locale e, allertate le forze dell’ordine, ha ricevuto il supporto di Carabinieri e Polizia. “L’eccezionalità dell’episodio per quella che è la realtà di Rieti – ha spiegato il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Rieti, Simone Sorrentino – mi ha portato subito ad un confronto con la questura e con Mannoni. In 24 ore non solo siamo riusciti a trovare l’autore della rapina ma anche a fare un fermo di polizia giudiziaria. Il fatto è ascrivibile ad un individuo particolare, particolarmente violento e con la passione per il gioco. Un fatto eccezionale perché fuori dall’ordinarietà della delinquenza reatina. Il coordinamento tra forze di polizia ha funzionato”.
“PRIMA RAPINA DA UN ANNO” – Il questore Antonio Mannoni punta a rassicurare sui fatti, lasciando intendere che no, non c’è alcuna emergenza immigrazione: “Questa rapina è la prima dopo oltre un anno. Sulla questione immigrazione metteremo a punto altri servizi per il controllo del territorio. A inizio anno atteso l’arrivo di altri agenti a Rieti”. “Non nascondiamo – ha concluso Mannoni – che la ragazza è figlia di un dirigente della Polizia di Stato che ha seguito con noi le indagini e l’operazione”. La 26enne “durante la rapina e dopo ha reagito molto bene, ha un carattere forte” conclude il questore.
“UNA GIOVANE DETERMINATA” – A spiegare i dettagli di una notte di terrore per la 26enne reatina, è stata il Capo della Squadra Mobile di Rieti, Antonella Maiali: “La giovane aveva passato la serata con le amiche e una volta nel parcheggio dove aveva lasciato la sua vettura, si è trovata uno sconosciuto seduto di fianco che le ha intimato di accompagnarlo in un paese. Una giovane determinata – ha ricordato Maiali – che ha fornito dettagli che ci hanno aiutato”.
Foto: Francesco PATACCHIOLA ©