L’attività di monitoraggio su ponti e viadotti della rete autostradale ha frequenza trimestrale, “con approfondimenti laddove sia necessario”. Lo ha detto all’Ansa l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci, nel corso dell’audizione in VI Commissione del Consiglio regionale del Lazio, convocata dopo il crollo del ponte Morandi di Genova.
Allo stato attuale, secondo Autostrade, non ci sono situazioni critiche nel tratto laziale. Stefano Catellani, direttore del tronco autostradale Fiano Romano, ha aggiunto che esistono anche monitoraggi eccezionali a seguito di particolari situazioni, come ad esempio dopo un terremoto.
Criticità invece sono state segnalate da Paolo Berti, direttore centrale Operations di Autostrade per l’Italia, con riferimento ai rapporti con gli Enti locali sui cui territori si trovano ponti e cavalcavia che intersecano la rete autostradale. Secondo il manager, infatti, questi ultimi non informano la società sui transiti di veicoli con trasporti eccezionali particolarmente pesanti e, in tal senso, Berti ha rivolto un invito all’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio Mauro Alessandri e alla commissione affinché possano sensibilizzare le amministrazioni a provvedere tempestivamente.
“Dopo i fatti di Genova – ha detto il presidente della quarta Commissione lavori pubblici, Fabio Refrigeri – era importante riuscire ad avere un quadro il più completo possibile delle infrastrutture nella nostra regione soprattutto quelle autostradali e con l’audizione di questa mattina la situazione è sicuramente più chiara. Il fatto poi che a rispondere, e soprattutto a rassicurare sullo stato di salute di ponti e viadotti presenti sui principali collegamenti autostradali laziali, la Commissione siano stati gli amministratori delegati delle concessionarie in persona è una garanzia ancora maggiore per i nostri concittadini che, comprensibilmente dopo il crollo del ponte Morandi, chiedono maggiori controlli e tutele”.
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