Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Aero Club “Alberto Bianchetti”.
Da otre quarant’anni l’Aero Club di Rieti “Alberto Bianchetti” è impegnato nella promozione dello sport del volo in ogni sua forma sfruttando la risorsa più importante che abbiamo: le preziose ed invidiate condizioni atmosferiche per il volo a vela. Punto di forza dell’Aero Club è sempre stata la Scuola di volo che in questi ultimi anni ha saputo assurgere a guida per tutte le altre scuole d’Italia, ma Alberto Bianchetti ex direttore della scuola e pilota sportivo, ha saputo e voluto coniugare la passione per l’insegnamento del volo basico alla meraviglia della performance sportiva. In questo è stato aiutato in passato da molti piloti sportivi dell’Aero Club che attraverso le competizioni hanno voluto affermare il proprio modo di intendere il volo tra i quali Carlo Bientinesi, Alfredo Giretti, Claudio Pelos, Fabio Franceschini ma soprattutto con l’Amico Roberto Reginaldi. Con lui è stato artefice di imprese che ancora oggi fanno parte dei racconti da campo e Roberto in questi anni ha saputo continuare quella strada dimostrando tutto il suo valore sia sulle gare di velocità sia sulla sua più amata prova di distanza. La mattina lo si vede preparare il suo aliante di buon ora per poi decollare per i suoi voli di oltre 1000km, volando fino a sud di Melfi per poi tornare a nord fino a San Marino e rientrare poco prima di notte a Rieti. Il tutto senza motore, con la sola energia della natura. Qualche giorno fa Roberto è stato artefice di una nuova impresa che nasce dalla sinergia con l’amico Ezio Sarti dell’AeCCVV che ha sviluppato un sistema di analisi meteorologica per il volo a vela ormai diventata una realtà. Proprio di questa impresa Roberto ha scritto un breve racconto che abbiamo il piacere di riportarvi con la speranza di accendere in qualcuno di voi la voglia di volare. E’ da qualche anno che insieme ad un mio carissimo amico Ezio Sarti, anche lui pilota con vasta esperienza ma anche metereologo eccellente, nell’ambito e con la collaborazione dell’Aero club Alberto Bianchetti e dell’Aerocircolo Centrale, stiamo finalizzando i nostri voli verso la ricerca delle autostrade dell’aria; le “Rotte Energetiche”. Queste sono il risultato della fantastica collocazione dell’Italia che, essendo distesa tra il mar Tirreno e l’Adriatico con la sua dorsale appenninica, e complici le brezze, il vento ed il sole permette lo svilupparsi, durante il corso della giornata, di strade “energetiche”, a volte visibili, a volte solo intuibili da un occhio esperto. L’energia contenuta in esse,può essere sfruttata per il volo dell’aliante permettendogli di planare in un volo quasi rettilineo senza soluzione di continuità. Con questo volo si è ora dimostrato che l’aliante può percorrere centinaia, forse migliaia di chilometri senza mai doversi fermare in larghe spirali nelle correnti ascensionali termiche per recuperare la quota spesa nella planata così come è nel modo “classico” di fare il volo a vela. Grazie anche alla disponibilità enorme di dati meteo, elaborati da Ezio, possiamo oggi disporre di previsioni attendibili dedicate al volo in aliante almeno fino a due tre giorni. Il volo che cerco di descrivere in questo articolo è stato preceduto da molti altri con un crescendo di risultati ottenuti da entrambi. Ezio ha dato il suo prezioso contributo con la sua competenza meteorologica e con la determinazione che lo ha sempre distinto finalizzata al volo di costone, io ho portato il bagaglio della lettura del cielo attraverso segnali a volte così sfumati, che mi piace chiamare “il senso dell’aria”. Nel passato avevo già volato per oltre 1000 Km insieme a Franca Vorano, una delle pochissime donne del volo a vela, pilotessa e anche direttrice di gare a livello internazionale. Il volo fu memorabile, non tanto per il risultato raggiunto, quanto per l’odissea che dovette sopportare Franca, a seguito del mal d’aria iniziato ad appena 50 Km dalla partenza che sopportò per l’intero percorso senza mai manifestare l’intenzione di interrompere il volo(non ho mai conosciuto una donna così forte). Ho accennato a questo episodio perché, sembrerà una coincidenza, o così doveva essere, ma anche nell’ultimo volo ho avuto come passeggero, un giovane Fisico nucleare, con appena trenta ore di volo, che ha pensato di ripetere, anche se con toni meno drammatici, l’esperienza di Franca. Il risultato della tenacia ha reso possibile di portare a termine un volo di 1022 Km, dei quali circa 800 volati nel letto magico delle rotte energetiche ad una media di 160Km./h, con una media finale di 120Km./h, perché la parte iniziale del volo è stata molto sofferta ad una media di soli 72Km./h. Il contenuto tecnico di questo volo non è paragonabile ai precedenti, perché a quei tempi non avrei mai potuto sperare di chiudere un percorso di più mille Km, partendo da Rieti alle 12 ed atterrando alla 20 circa. Il volo si è svolto tra Melfi e ovest di S. Marino Questi dati rappresentano un record per i voli oltre 1000 Km con tema libero. Il risultato di questo volo rappresenta una pietra miliare nel modo di fare volo a vela in aliante nell’Italia centrale e non solo. Oggi si è dimostrato che seguendo il “senso dell’aria” il volo a vela si è aperto nuovi orizzonti ancora tutti da esplorare con un nuovo modo di volare in aliante. Foto: AeroClub Rieti © 17 Luglio 2012