La Provincia di Rieti, come già annunciato, ha provveduto nella giornata di ieri ad inviare i risultati del monitoraggio delle infrastrutture di sua competenza richiesto dal Ministero delle Infrastrutture a seguito del tragico crollo del ponte Morandi a Genova.
L’elenco inviato al dicastero di via Nomentana include interventi per un totale di circa 30 milioni di euro che riguardano esclusivamente la rete viaria e nello specifico quella al di fuori del cosiddetto cratere sismico.
Il Ministero aveva dato come termine ultimo la giornata di oggi e aveva chiesto di inviare informazioni relative il livello di ammaloramento e di degrado delle infrastrutture viarie e non.
Il Ministero aveva dato come termine ultimo la giornata di oggi e aveva chiesto di inviare informazioni relative il livello di ammaloramento e di degrado delle infrastrutture viarie e non.
Dal ‘censimento’ effettuato dalla struttura tecnica della Provincia, guidata dall’ingegnere Sandro Orlando, non sono emerse gravi criticità anche in considerazione del fatto che la maggior parte delle strutture, compresi gli edifici, pubbliche sono state oggetto di verifiche e costantemente monitorati a seguito degli eventi sismici iniziati nell’agosto del 2016.
L’ingegner Orlando di concerto con il presidente della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi, hanno infatti escluso dalle schede inviate a Roma gli interventi che sono già finanziati, o perché all’interno del Piano Straordinario per le zone terremotate o perchégià coperte da altre fonti di finanziamento quali quelle governative, regionali o europee.
Per quanto riguarda il patrimonio edilizio scolastico di competenza provinciale, infatti, non emergono problemi strutturali e gli interventi di adeguamento sismico che sono stati pianificati sono ricompresi per il 90 per cento all’interno del Piano Straordinario per le zone terremotate per un valore di circa 30 milioni di euro mentre, per il restante 10% situato in zone extra cratere, sono stati ottenuti finanziamenti direttamente dal Miur per un importo di circa 3 milioni di euro.
Per quanto riguarda il patrimonio edilizio scolastico di competenza provinciale, infatti, non emergono problemi strutturali e gli interventi di adeguamento sismico che sono stati pianificati sono ricompresi per il 90 per cento all’interno del Piano Straordinario per le zone terremotate per un valore di circa 30 milioni di euro mentre, per il restante 10% situato in zone extra cratere, sono stati ottenuti finanziamenti direttamente dal Miur per un importo di circa 3 milioni di euro.
Non sono stati inclusi nell’elenco ponti di competenza della Erg che attraversano i laghi del Salto e del Turano mentre sono stati inclusi tutti gli altri posti ai bordi dei bacini.
“Nonostante il poco tempo a disposizione siamo riusciti a produrre tutto il materiale richiesto dal Ministero – ha commentato il presidente Rinaldi – Un ringraziamento particolar credo sia doveroso rivolgerlo alla struttura tecnica guidata all’ingegner Orlandoche anche in questa occasione ha fatto un grande lavoro. Come Upi Lazio abbiamo chiesto all’assessore alle Infrastrutture della Regione Lazio, Mauro Alessandri, di istituire, di concerto con l’Anci Lazio, un tavolo tecnico per supportare i Comuni in tutte le procedure che seguiranno. Adesso ci aspettiamo che a questa corsa contro il tempo, dove le amministrazioni periferiche hanno fornito un quadro completo delle criticità dell’intero territorio corrisponda un impegno concreto da parte del Governo: servono risorse finanziare vere evitiamo che ancora una volta passata l’emozione del momento si fermi tutto”.
Foto: RietiLife ©