Nel giorno del secondo anniversario del sisma 2016, arrivano le parole dell Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati: “La politica deve impegnarsi a fondo per una piena e concreta rinascita del territorio devastato dal sisma che il 24 agosto di due anni fa sconvolse il Centro Italia. La ricostruzione non può prescindere dalla tutela dell’ambiente e dalla capacità di rendere adeguatamente sicuri gli edifici, valorizzando inoltre in modo finalmente efficace le ricchezze naturali, storiche e artistiche di una delle zone più belle del nostro Paese. E’ questo il modo migliore per onorare la memoria delle 299 vittime e dare speranza a chi in pochi attimi perse ogni cosa.”
Intervento anche del Presidente della Camera, Roberto Fico: “Sono trascorsi due anni da quel terribile 24 agosto quando una sequenza devastante di scosse sismiche colpì il Centro Italia. Abbiamo tutti davanti agli occhi le drammatiche scene di distruzione ad Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto e Norcia. Immagini a cui si aggiunsero, nel mese di ottobre, quelle provenienti dalle province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno. Una dolorosa ferita al cuore dell’Italia. Sappiamo quanto faticosa sia stata, e continui a essere, la fase successiva a quegli eventi sismici. Ci sono dolori da rielaborare e vite da ricomporre; attività produttive distrutte da rimettere in piedi e un patrimonio culturale e di identità dei luoghi e del paesaggio devastato da recuperare; c’è bisogno, soprattutto, di sostenere intere comunità, trasmettendo ai cittadini la forza per rialzarsi e ripartire”.
“È un percorso difficile – dice Fico – e lo Stato deve essere sempre presente: per affrontare l’emergenza, per sostenere le innumerevoli problematiche legate alla ripresa, ma anche per cominciare a ragionare in modo organico di prevenzione. Sappiamo bene che il territorio del nostro Paese è caratterizzato da un alto rischio sismico e idrogeologico. E in questo contesto la messa in sicurezza rappresenta una vera priorità, un’opera infrastrutturale in senso lato, di cui il nostro Paese ha incontestabilmente bisogno. Le Istituzioni e la politica non dimentichino le loro responsabilità: occorre sostenere fattivamente il percorso di ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto, ma anche strutturare una sempre più ampia ed incisiva azione di prevenzione. Un’azione pensata su parametri di adeguamento antisismico degli edifici e di approfondita conoscenza del territorio, ma anche di rigenerazione e sostenibilità ambientale, espressione di una visione del futuro più vicina alle esigenze dei cittadini, al loro benessere ed alla loro sicurezza”.
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