“PASQUALE DA CITTADUCALE”: SILVIETTO, DI PALAZZO CHIGI IL FURBETTO !

Mentre l’Italia precipita declassata ancora una volta dall’agenzia di rating Moody’s (la stessa che aveva conferito la tripla A alla Lehman Brothers pochi mesi prima della catastrofe economica a stelle e strisce!), mentre il popolo italiano non riesce ad arrivare a fine mese, dopo che Caronte e Minosse ci hanno praticamente “arrostiti”, un altro terremoto sta per abbattersi sui poveri italiani. Non è certo il prossimo 21 dicembre, data per la quale secondo i Maya dovrebbe finire il mondo, ma è una cosa ben più grande e mi riferisco al ritorno, l’ennesimo, del cavalier Silvio Berlusconi. Si avete capito e letto bene! Il Berlusca si ricandiderà per ri-ri-ri-ri riprovare ad insediarsi a Palazzo Chigi. “Torno in pista (una volta non scendeva in campo?), devo salvare il Pdl”. Non so se è più una minaccia o un invito a lasciare definitivamente questo straordinario Paese che non riesce a scrollarsi di dosso questi pezzi d’antiquariato che dopo averci fatto raschiare il barile, hanno ancora la faccia tosta di ripresentarsi sostenendo di essere i salvatori della Patria, quando invece sono dei furbacchioni che pensano solo a rimanere agganciati alla poltrona. Volete qualche esempio? Vogliamo parlare di Gianfranco Fini che, dopo aver ripudiato il ceppo che gli ha consentito di arrivare dov’è, dopo aver praticamente scaricato il partito, essersi fatto travolgere da situazioni ancora poco chiare sulla casa a Montecarlo (e non a Cittaducale), dopo aver resistito alle dimissioni di Berlusconi, nonostante tutto è rimasto seduto alla sedia di presidente della Camera dei Deputati manco ce lo avessero attaccato con SuperAttack! Vogliamo poi parlare del Senatùr? Lasciamo perdere e torniamo al “nostro”, al furbacchione che dopo aver capito come stavano andando le cose si è dimesso, si è dileguato concedendosi un periodo sabbatico, lasciando ad altri l’onere di far ripartire il Paese dopo che anche lui aveva contribuito ad affossarlo. Però lui è Silvio Berlusconi, l’uomo che, forse non tutti lo sanno, ha il primato di aver governato l’Italia da quando è diventata una Repubblica, più di ogni altro uomo politico, pensate è riuscito a battere persino Giulio Andreotti. Ma non basta. Ci vuole dare l’ennesimo esempio, ci vuole far capire, semmai non fossimo ancora riusciti a comprenderlo da soli, che siamo un popolo di coxxxxni! Ma sì, ci farà rifirmare un contratto, ci farà rivedere la foto dei suoi figli, ci farà rivedere i spettacoli nella villa di Arcore (no, quelli mi sa che se li vedrà da solo con i suoi amici!), ci riparlerà delle sue aziende, delle sue case, delle sue 1000 canzoni composte con il fido Apicella, dell’immenso lavoro (?) che farà per noi, per il popolo italiano. Ci rincoglionirà con tutta una serie di cazzate, comprese le sue esilaranti (!) barzellette, che, forse, alla fine lo faranno tornare sul trono. Avete ascoltato i commenti di Angelino Alfano (il sosia brutto di Gigi D’Alessio) e di Fabrizio Cicchitto? Se non lo avete fatto lasciate perdere, vi rovinereste questa magnifica estate. Però Silvietto una cosa non ce la farà vedere. Cosa? Il super-Milan. Lo sta praticamente demolendo, un po’ come ha fatto con noi, tanto che dopo aver rinunciato a Nesta, Gattuso, Van Bommel, ecc. ecc. la sua personale spending review ha previsto pure la vendita di Thiago Silvio…ops scusate Silva, e nientemeno che di Zlatan Ibrahimovic. Un’operazione da quasi 200 milioni di euro che rimarranno nelle casse rossonere. Capito il furbetto? Perché non lo ha fatto quando era Primo Ministro? Perché i soldi non erano i suoi. Adesso chiudete gli occhi, pensate alla sua voce, riapriteli e leggetevi questo ultimo scorcio: “Italiani, torno in pista per salvare il Paese, torno in pista perché c’è bisogno di portare avanti il nostro Paese come ho portato avanti le mie aziende. Sono pronto per tornare a lavorare per voi come ho fatto dal 1994”. Oddio…ma è un sogno? Speriamo di sì. Mi consenta! Foto: Emiliano GRILLOTTI © 15 Luglio 2012

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