Il calendario della Serie C l’8 settembre e inizio del campionato slitta al 16. È quanto deciso dal Direttivo e approvato all’unanimità dall’Assemblea di Lega Pro in corso a Roma. Il Rieti, dunque, deve ancora aspettare per giocare in campionato. nel frattempo, domenica, giocherà in Coppa col Teramo .
Anche i gironi verranno pubblicati l’8 settembre: confermata la divisione Nord-Ovest, Nord-Est e Centro-Sud.
La volontà della Lega Pro, così come prospettato nei giorni scorsi, è quella di attendere l’esito della discussione dei ricorsi dei club che ambiscono al ripescaggio in Serie B al Collegio di garanzia dello sport, del 7 settembre. Presenti all’assemblea anche il numero uno della Lega dilettanti, Cosimo Sibilia, quello dell’Aia, Marcello Nicchi. Atteso anche il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi.
“Come ho già preannunciato giorni fa oggi è stato deciso dall’assemblea all’unanimità che il calendario verrà presentato l’8 settembre, qualche ora prima verranno formati i gironi. La settimana successiva ci sarà il via al campionato”. Queste le prime parole, raccolte da RMC Sport, di Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, nella conferenza stampa post-Assemblea, confermando le indiscrezioni delle ultime ore [QUI].
Il numero uno della Serie C ha poi continuato: “Credo che serva lucidità quando si analizzano le cose. La Lega Pro non è mai stata contraria alla riforma dei campionato tanto che siamo l’unica lega che ha dimezzato i propri organici per una scelta di politica federale. Siamo passati da 118 a 60 società. Siamo coscenti che si debba fare qualcosa, ma serve un qualcosa che riguarda tutti i campionati. Dalla Serie A alla Serie D perché facciamo tutti parte dello stesso sistema. Siamo concordi ad un percorso condiviso per un progetto credibile che faccia una sintesi di tutte le componenti”.
Sulla mutualità: “Abbiamo ricevuto una comunicazione dalla A, i conti non tornano e abbiamo chiesto delucidazioni a Fabbricini. Ancora non abbiamo avuto risposta, ma qualcuno ce la dovrà dare”.
Sugli altri problemi: “Sono sotto gli occhi di tutti. Alcune società lavorano da due mesi e non hanno certezze sul lavoro svolto. Non è vero quanto affermato dal commissario Fabbricini che non ci preoccupiamo dei tifosi, che vanno rispettati con comportamenti e non con annunci e sport. Gli spettatori sono le vittime. Non c’è la possibilità organizzativa, è penalizzata tutta l’attività di marketing e di comunicazione. Oggi sarebbe dovuto essere un giorno di festa, invece no, non possiamo farlo partire il campionato. Non mi piace vedere i miei presidenti con la testa bassa”.
Su Malagò: “Il presidente del CONI non lo sento da diversi mesi. Il mio interlocutore è Fabbricini, l’ho sentito ieri mattina per la comunicazione di un comunicato sulle fideiussioni.
Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©