“Come sempre ci è voluta una tragedia come quella del ponte Morandi di Genova per accendere i riflettori su un problema che sindaci e presidenti di Provincia conoscono fin troppo bene”. Lo dichiara il presidente della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi.
“Sono anni che chiediamo un grande progetto di manutenzione del patrimonio pubblico di questo Paese. Strade, scuole ed edifici pubblici in genere sono da troppo tempo lasciati senza le adeguate manutenzioni e, malgrado le acrobazie di bilancio e gli sforzi, i Comuni e le Province non sono in condizione di mantenere un livello accettabile dei servizi all’altezza degli standard di un paese civile. In questi anni purtroppo frane, condizioni indecenti del manto stradale, ponti pericolanti sono stati per la Provincia di Rieti all’ordine del giorno e ci hanno costretto più volte a chiudere strade anche per lungo tempo” dice Rinaldi.
“Venerdì 17 agosto scorso, alle ore 14,56 per la precisione, abbiamo ricevuto, come tutte le Province, i Comuni e le Regioni italiane una nota dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la quale si chiede, con la massima urgenza, ‘di procedere all’avvio dello stato di conservazione delle opere viarie e non, che ricadono nella nostra competenza’, e quindi comunicare ‘entro e non oltre il 30 agosto, gli interventi necessari a rimuovere condizioni di rischio riscontrate nelle tratte infrastrutturali, corredando le predette segnalazioni di adeguate attestazioni tecniche (perizie, verbali di sopralluogo ecc.), indicazioni di priorità e stima dei costi’.
“Della serie meglio tardi che mai! Sono 4 anni che come Province, anche grazie al lavoro del nostro presidente Variati, sollecitiamo i vari Governi e parlamentari che si sono succeduti a intervenire. Noi, come Provincia di Rieti, nonostante l’evidente ristrettezza dei tempi, manderemo al Ministero tutti i documenti e le segnalazioni che abbiamo, avendo avviato già da tempo e capillarmente attività di monitoraggio a causa, purtroppo, dei tragici eventi del terremoto di due anni fa. Rimane singolare il fatto che, come purtroppo spesso accade e senza voler dare la colpa al Governo attualmente in carica, solo oggi ci si muova. L’augurio e la speranza è che però alle note seguano le risorse necessarie per mettere in sicurezza il patrimonio pubblico di questo Paese! A margine di questa considerazione, ma sempre rimanendo in argomento, in merito ai ponti sul lago del Salto e sul lago del Turano, rimbalzati agli onori delle cronache anch’essi negli ultimi giorni, il concessionario Erg, responsabile della manutenzione straordinaria, ci ha informato che ad oggi le strutture non presentano problemi ma che comunque nel prossimo autunno saranno oggetto di analisi fisico-chimiche sui materiali per avere un quadro più completo dello stato di conservazione di strutture realizzate oltre 60 anni fa con criteri che oggi, ad esempio, non sarebbero in linea con la vigente normativa sismica. A testimonianza del costante monitoraggio della situazione ricordiamo infatti che sul ponte del Turano vige comunque già una limitazione del traffico pesante fino a 12 tonnellate” conclude Rinaldi.
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