Obblighi vaccinali: se non si certificano le vaccinazioni non si entra in aula. Si rischia il caos a Rieti e provincia con la riapertura delle scuole a settembre? Una domanda che ricorre, ad appena un mese dalla riapertura delle attività didattiche, con un certo fermento sui social in merito alla possibilità di vedere esclusi dall’ammissione a scuola di bambini che, per scelta dei genitori, non sono stati vaccinati. “Senza certificato non si entra a scuola”: questo è il fatto e scoppia la polemica tra favorevoli e contrari che si scontrano sull’argomento. Molti genitori si interrogano sui rischi per la salute che potrebbero correre i propri figli “più deboli” in caso di bambini non vaccinati ma con autocertificazioni attestanti il contrario: molti infatti temono che i controlli tardino o non ci siano affatto, anche sulla base della considerazione che l’anagrafe vaccinale della Regione Lazio, partita già da diversi mesi, di fatto sembri ancora non funzionare a regime.
Da parte sua Maria Rita Pitoni, presidente dell’Associazione nazionale preside, condivide le dichiarazioni del presidente ANP Lazio Rusconi che “auspica un riavvio di anno scolastico all’insegna della collaborazione reciproca tra famiglie, docenti e dirigenti” ribadendo però che “i dirigenti devono applicare le leggi”. Alcune mamme reatine hanno sottolineato come la presenza di bambini non vaccinati nelle scuole, in particolare nella fascia di età tra zero e sei anni, “metterebbe a rischio la salute dei bambini che non si possono vaccinare” e di quelli “le cui difese immunitarie sono indebolite a causa di malattie”. Anche a Rieti e provincia si dovranno rispettare le norme di legge in materia di scuola e vaccinazioni e molti presidi si sono già attivati. Sul sito internet di alcuni istituti scolastici reatini infatti si può trovare il riferimento normativo e le disposizioni cui attenersi, e si invitano vivamente le famiglie degli alunni, che sono ancora inadempienti, a procurarsi la certificazione necessaria, anche attraverso una autocertificazione che ovviamente potrà essere oggetto di verifica. l’Associazione nazionale presidi parla chiaro: non si “ ritiene possibile la frequentazione dei bimbi a scuola, nidi e materne, se non verrà presentato all’inizio dell’anno scolastico il certificato di avvenuta vaccinazione della Asl”.
A luglio a Rieti è stato siglato un protocollo tra Ufficio scolastico provinciale ed Asl per evitare disagi e un sovraffollamento presso il centro vaccinazioni: le scuole invieranno gli elenchi dei loro iscritti alle Asl che da parte loro valuteranno la regolarità della situazione vaccinale, attivando le procedure previste in caso di un eventuale irregolarità e invierà i certificati direttamente alla scuole. (dal Corriere di Rieti)
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