Entra in finale dalla porta principale la 4×400 femminile dell’Italia, con un bel successo in batteria agli Europei di Berlino. A scendere in pista è la staffetta che ha vinto i Giochi del Mediterraneo a Tarragona, ma il crono di oggi è migliore di quasi mezzo secondo con 3:27.63, decima prestazione nazionale di sempre. Avvio prudente di Maria Benedicta Chigbolu nella prima frazione, tutta in corsia, per cambiare in buona posizione con “Ayo” Folorunso che guadagna subito il secondo posto, in scia alla Gran Bretagna, e chiude decisamente forte provando ad affiancare l’avversaria. Il testimone va nelle mani di “Raffaella” Lukudo, brava a rimanere in contatto prima di superare la britannica nella parte conclusiva della sua frazione. Tocca quindi a Libania Grenotche si trova in testa e poi subisce il momentaneo sorpasso della britannica Emily Diamond. Ma la “panterita” non molla, tant’è che nel finale mette la freccia per andare a vincere.
UOMINI – La 4×400 azzurra di Edoardo Scotti, Michele Tricca, Vladimir Aceti e Davide Re accede in finale con il settimo tempo totale (3:04.08) e il secondo posto nella seconda batteria orchestrata dal Belgio che schierava in terza frazione il campione del mondo juniores dei 400 Jonathan Sacoor e uno soltanto dei fratelli Borlée (Dylan) nella frazione conclusiva (3:02.55 al traguardo). Da Tampere a Berlino, dall’oro mondiale con la staffetta under 20 all’esordio tra i big, Edoardo Scotti lancia con la consueta grinta il quartetto azzurro e cede il testimone a Michele Tricca. Il piemontese scatta forte nella prima curva e alla corda è davanti a tutti, poi viene risucchiato dall’Olanda, baldanzosa con il bronzo europeo di due anni fa, Liemarvin Bonevacia. Gli azzurri sono terzi quando il bastoncino passa nelle mani del campione europeo juniores Vladimir Aceti che attacca gli olandesi e guadagna una posizione nel rettilineo finale per consegnare il testimone in seconda piazza a Davide Re. E mentre Aceti riceve una botta alle spalle dal frazionista spagnolo, il vincitore dei Giochi del Mediterraneo è costretto a un dribbling nel traffico e deve rincorrere il più piccolo dei Borlée. Negli ultimi 200 metri c’è da tener duro per non farsi acciuffare dalla Spagna (3:04.62), che tra le punte schierava Lucas Bua e Samuel Garcia, e dall’Olanda, rimasta fuori con 3:04.93. Più veloce era stata la prima batteria che aveva fatturato i tre migliori tempi, a partire dal 3:01.62 della Gran Bretagna (con Martin Rooney in ultima), seguita dalla Francia (3:01.67) e dalla Repubblica Ceca di Pavel Maslak al primato nazionale (3:02.52). L’appuntamento con la finale è per domani, sabato 11 agosto. (da fidal.it)
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