Sono 1272 i ragazzi reatini che da domani, dalla Sabina ad Amatrice fino agli istituti della città saranno alle prese con la Maturità 2018. Si parte con la prova di Italiano: tema, saggio o articolo di giornale da scrivere in sei ore. Il giorno successivo, giovedì, la seconda prova (qui tutte le materie), diversa per ogni indirizzo: greco al classico, matematica allo Scientifico e così via. Lunedì, invece, la terza prova, anch’essa strutturata in maniera diversa a seconda dell’indirizzo e dalla durata variabile.
Stasera, dunque, via alla notte prima degli esami: in tanti si ritroveranno per esorcizzare l’ansia tutti insieme e ricordare cinque anni vissuti a contatto.
Tornando alla prima prova, sui siti impazza già il toto-tema: sarà, però, solo l’apertura del plico telematico, a sancire quali autori, documenti e argomenti verrà chiesto agli studenti di approfondire. Attenzione: per l’esame, non vanno dimenticati un documento d’identità e il vocabolario (consigliati anche una bottiglia d’acqua e uno snack). Il Miur ha lanciato la campagna #NoPanic.
Anche quest’anno tornano i Sì e i No della #maturità.
La raccomandazione è sempre la stessa: sì impegno, #NoPanic!#Maturità2018Qui tutte le info ? https://t.co/9VTrLUb80S pic.twitter.com/odcIo5MJQF
— Miur Social (@MiurSocial) 31 maggio 2018
Quella 2018 è l’ultima maturità con le vecchie regole. L’esame ancora per quest’anno avrà le caratteristiche degli anni passati, tre scritti, con il quizzone messo a punto dalle singole commissioni e, a seguire, il colloquio orale. Dal prossimo anno però si volta pagina. Le prove scritte saranno due: una che accerterà la padronanza della lingua italiana; l’altra che verterà su una o più discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi. Seguirà un colloquio orale che accerterà il conseguimento delle competenze raggiunte, incluse quelle in Cittadinanza e Costituzione, la capacità argomentativa e critica del candidato. Lo svolgimento delle attività di alternanza Scuola-Lavoro diventerà requisito di ammissione, insieme allo svolgimento della Prova nazionale Invalsi (che, tuttavia, non influirà sul voto finale). L’esito dell’Esame oggi è espresso in centesimi: fino a 25 punti per il credito scolastico, fino a 15 per ciascuna delle tre prove scritte, fino a 30 per il colloquio. Con le nuove norme il voto finale resterà in centesimi, ma si darà maggior peso al percorso fatto nell’ultimo triennio: il credito scolastico incide fino a 40 punti, le 2 prove scritte incidono fino a 20 punti ciascuna, il colloquio fino a 20 punti. La Commissione resterà composta come ora: un Presidente esterno più tre commissari interni e tre commissari esterni.
Quest’anno le commissioni in Italia saranno 12.865, per un totale di 25.606 classi coinvolte. Ad oggi sono 509.307 le studentesse e gli studenti iscritti all’Esame, fatti salvi gli esiti degli scrutini finali. I candidati interni sono 492.698.
La prima prova scritta, italiano, avrà luogo mercoledì 20 giugno 2018 alle ore 8.30, per una durata massima di 6 ore. La seconda prova è in calendario giovedì 21 giugno alle ore 8.30. La durata dipende dalle discipline che caratterizzano gli indirizzi ed è variabile dalle 4 alle 8 ore, tranne che per alcuni indirizzi, come i Licei musicali, coreutici e artistici, dove la prova può svolgersi in due o più giorni. La terza prova, assegnata da ciascuna commissione d’esame, è in calendario lunedì 25 giugno, a partire dalle ore 8.30.
La quarta prova, che si effettua nei Licei e negli Istituti tecnici presso i quali sono presenti i progetti sperimentali di doppio diploma italo-francese Esabac ed Esabac Techno e nei Licei con sezioni ad opzione internazionale spagnola, tedesca e cinese, è programmata per giovedì 28 giugno alle 8.30. Le studentesse e gli studenti candidati per gli indirizzi di studio Esabac sono 7.688, tutti interni, seguiti da 283 commissioni. Per gli indirizzi di studio Esabac Techno le candidate e i candidati sono 327, tutti interni, seguiti da 20 commissioni.
L’anno scorso il 96,1% degli scrutinati è stato ammesso all’esame. Il 99,5% degli esaminati ha conseguito il diploma. Nel 2017, l’1,2% dei candidati ha preso la lode, erano l’1,1% nel 2016. Il 5,3% ha preso 100, il 28,6% una fascia di voto compresa fra 71 e 80. Nel complesso, i diplomati con 100 e 100 e lode sono aumentati, nel 2017, dello 0,3%. Contestualmente è aumentata (+0,5%) anche la quota dei diplomati con il minimo (60/100). All’interno degli indirizzi liceali si osserva un aumento dei “bravi” soprattutto tra i maturandi dei Licei classici, dove sale di più di due punti percentuali la quota di diplomati con 100 o 100 e lode. Tra gli indirizzi Tecnici si distingue, in particolare, l’indirizzo Chimica, materiale e biotecnologie, con un incremento dell’1,2% di studenti che ottengono il massimo dei voti. Stabile, invece, negli indirizzi professionali, la quota di diplomati con i voti maggiori. Analizzando lo stesso fenomeno per genere, l’incremento dei diplomati con voto 100 e 100 e lode riguarda sia i ragazzi che le ragazze; tuttavia, spicca l’aumento di studentesse “brave” negli indirizzi Tecnici (+0,9% rispetto all’anno scolastico 2015/16). Al Classico la votazione finale media più alta (83,5), nei Professionali (indirizzi legati al settore industria e artigianato) quella più bassa (71,7).
Il motore di ricerca delle commissioni della #Maturità2018
I dati degli Esami di Stato nella scuola secondaria di II grado 2016/2017
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