I carabinieri su ordine della Procura Rieti hanno sequestrato nei giorni scorsi nuova documentazione inerente i lavori di ristrutturazione della torre campanaria di Accumoli, crollata in seguito al terremoto del 24 agosto 2016.
Il sequestro è avvenuto ad Accumoli, nella sede del vecchio municipio, in piena zona rossa. L’acquisizione dei documenti, a quanto ha appreso l’Ansa da fonti giudiziarie, era stata sollecitata dalla difesa del sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, uno dei 7 indagati per il crollo della torre che causò la morte di un’intera famiglia, padre, madre e due bambini piccoli.
Al momento del recupero dei documenti, compiuto da una squadra di Vigili del Fuoco, la Procura reatina ha deciso di sequestrare i faldoni ritenuti di interesse per le indagini, nonostante quest’ultime si siano già concluse con una richiesta di rinvio a giudizio.
Intanto, il gup del tribunale di Rieti, Ilaria Auricchio, ha rinviato a una nuova udienza, già fissata per il prossimo 6 giugno. Il rinvio è legato alla richiesta, formulata dal legale del sindaco di Accumoli Stefano Petrucci, uno dei 7 indagati, di analizzare la nuova documentazione, inerente la ristrutturazione dello stesso campanile, sequestrata il 24 maggio scorso presso la vecchia sede del Comune di Accumoli. A causa del crollo della vela campanaria, che cadendo investì il tetto di un’abitazione sottostante, persero la vita tutti i componenti della famiglia Tuccio, padre, madre e due bambini piccoli. Tutti gli indagati devono rispondere dei reati di disastro e omicidio colposo. Secondo le conclusioni dell’inchiesta, il crollo della vela campanaria poteva essere evitato “adottando specifici interventi di consolidamento” che erano stati già indicati dopo il sisma dell’Aquila del 2009. (Fonte: Ansa)
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