Una consulenza psichiatrica, disposta dal Gip del Tribunale di Rieti, dovrà accertare se il 40enne reatino F.M., arrestato nel novembre 2017 e detenuto presso il carcere di Roma Rebibbia per un vastissimo incendio dell’agosto del 2017 che ha coinvolto il territorio del Cicolano, nella zona del Cammino dei Briganti sita nella frazione Val De Varri di Pescorocchiano e Borgorose, era capace di intendere e di volere al momento dei fatti.
Una consulenza affidata al Prof. Enrico Mei che potrebbe incidere sul procedimento penale e che è stata richiesta dai difensori dell’imputato, Avv.ti Alessandro Felli e Mario Flammini i quali hanno segnalato potenziali disturbi psichici sull’imputato perché, “dagli atti di indagine sono emersi elementi di fatto che fanno propendere per la necessità di un accertamento clinico, elementi basati su precedenti trattamenti sull’uomo aggravati da importanti problemi di tipo familiare”.
Stando alle indagini del PM, Dr. Gustavo Maruotti del Tribunale di Rieti, l’uomo avrebbe appiccato un incendio su una area boschiva estesa oltre 800 ettari posti posta a cavallo tra Regioni Lazio e Abruzzo per il cui spegnimento si era reso necessario l’impiego di mezzi aerei e terrestri per ben 12 giorni. Il Gip, nel disporre la custodia in carcere aveva evidenziato una «estrema gravità della condotta attribuita all’indagato» con l’assenza di qualunque tipo di giustificazione del comportamento. Date le segnalazioni sulle precarie condizioni psichiche dell’uomo, il Tribunale ha deciso, su richiesta della difesa, di disporre una consulenza psichiatrica.
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