Nella giornata di ieri si è svolta l’assemblea nazionale del Movimento Nazionale per la Sovranità, che dopo aver ha fatto il bilancio delle recenti tornate elettorali, ha provveduto a rinnovare l’organigramma del partito e tracciato le linee dell’azione politica futura.
La Federazione reatina ha ottenuto importanti riconoscimenti con la nomina di Chicco Costini, già membro della direzione nazionale, a responsabile nazionale dell’organizzazione, mentre Simone Fratini, consigliere comunale di Fara Sabina, è entrato in assemblea nazionale, aggiungendosi a Valerio Giannini. Roberto Menia è il nuovo Presidente nazionale, con Marco Cerreto, storico rappresentante casertano, quale nuovo portavoce del partito.
“Ci avevano dato per morti, siamo più vivi che mai – ha dichiarato il segretario nazionale Gianni Alemanno – ringrazio tutti i militanti e i dirigenti che oggi si sono stretti attorno al Movimento Nazionale per la Sovranità, dando vita ad una Assemblea Nazionale di straordinario valore politico e militante. Un gradito ritorno è quello di Silvano Moffa che ha portato il suo saluto alla nostra Assemblea, dimostrando che l’aggregazione nell’area della Destra è tutt’altro che esaurita. Sono tutti segnali, insieme al 2,7% raccolto in Molise e ai tanti candidati presenti nelle liste delle prossime elezioni comunali, di un ruolo politico che si rafforza: noi siamo eredi della grande tradizione della destra, impegnati a costruire quel polo sovranista che oggi guida il centrodestra e domani governerà l’italia.”
L’assemblea ha approvato il documento del segretario nazionale, che punta da una parte al rafforzamento ed al radicamento del partito in tutta Italia, dall’altro a proporre la costituzione insieme alla Lega di una Federazione che dia corpo e struttura al Polo Sovranista.
“Accolgo con profonda gratitudine l’incarico che il partito ha voluto darmi – ha dichiarato Chicco Costini – Inizia oggi una fase nuova per il nostro movimento, che punta con determinazione alla costruzione di un polo sovranista che si batta per i diritti “naturali” del nostro popolo: lavoro, salute, identità, sicurezza. Salvini è il leader naturale di questo polo, ma è assolutamente necessario che si esca dall’estrema personalizzazione della politica odierna, tornando a radicare nei territori i movimenti, tornando a selezionare la classe dirigente non per cooptazione dei cerchi ristretti, ma per capacità e militanza. Ed in questa ottica cercherò di dare il mio contributo a livello nazionale, partendo dall’enorme esperienza che ho accumulato negli anni nella nostra provincia”.
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