(Ch. Di.) Solo sudore, fatica (tanta nel fare gioco e resistere agli arrembaggi dell’Irlanda) e parecchio cuore, rinfrancato anche da un biscotto che non c’è stato. L’Italia chiude – non senza patemi – il girone di qualificazione e vola a Kiev, per giocarsi (domenica alle 20.45) i quarti contro una tra Inghilterra, Francia ed Ucraina (probabile rivedere Italia-Francia, tanto per far stare tranquilli gli scaramantici). Capitolo Cassano e Balotelli: pur non partendo insieme, i due fanno gioire le Stivale. Sempre di loro si parla. Il barese impallina Given e gioisce, le lacrime del 2004 sono lontane (il gol inutile alla Bulgaria… ma dimentichiamo biscotti e pasticceria varia). Balo è sempre uno show, volenti o nolenti: entra, prende calcioni e subisce falli, crea: nei minuti in cui subentra a Totò di Natale inventa più di quanto fatto in due match da titolare. E quella marcatura in rovesciata, la stizza e la grinta di ogni muscolo contratto, sono la ciliegina sulla torta di una serata vissuta minuto per minuto, con un occhio sempre a Danzica (dove la Spagna s’impone per 1-0 sui croati). Adesso palla lunga e pedalare: non nel senso stretto del temine (meglio farla girare la palla, e bene) ma buttare lo sguardo oltre e pensare subito a domenica. E se il modulo (4-3-1-2) ha convinto il tecnico si può ripartire da lì, magari cercando un po’ d’incisività in più e correggendo ciò che non va. Gli Azzurri non sono stati travolgenti, ma erano carichi al punto giusto, il che ha equilibrato la mancanza d’efficacia sotto porta (la pena è stata troppa pure sull’1-0, quando l’Irlanda s’è fatta sotto e l’Italia s’è dovuta difendere). La partita secca è poi sempre un’altra storia. Dai quarti alla finale è sempre un passo e la certezza è una: adesso non ci sono alibi, il destino verso la partita di Kiev del primo luglio dipende solo da noi. Foto: Alessandro SABATTINI / WWW.INSIDEFOTO.COM © 19 Giugno 2012