Ci sarà sabato 19 maggio al teatro dell’istituto Bambin Gesù di via Garbaldi, alle 21, lospettacolo “Il Ratto di Europa – l’Europa, dal Mito delle origini alla catastrofe del presente. Una conferenza-spettacolo per arpa e attore”, con Riccardo Paccosi, voce recitante, autore dei testi e Andrea Seki: arpa celtica & loop station, autore delle musiche.
“Nel 2012 – scrivono gli organizzatori, con l’evento nato da un’idea di Riconquistare l’Italia – il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi afferma pubblicamente: “il modello sociale europeo è morto”. Con questo, egli si riferisce a quell’insieme di diritti e norme di protezione sociale che prendono il nome di welfare state. Non una sola voce di dissenso si alza a contraddirlo. Nello stesso anno, in Grecia, lo Stato cessa di pagare la somministrazione di farmaci ai malati di cancro. Chi può permettersi cifre intorno ai settemila euro mensili continua a curarsi, tanti altri sono lasciati a morire. Dal momento che le popolazioni sembrano improntate al lasciare che tutto questo accada senza incontrare ostacolo, due artisti attivi in due diversi paesi hanno deciso di unire le forze per rispondere, nei limiti delle proprie possibilità, a una singola domanda: come si è potuti arrivare a questo? Gli artisti in questione sono: Riccardo Paccosi, attore e regista teatrale, attivo principalmente in Emilia-Romagna e già partecipante con successo alle edizioni 2012 e 2015 di Caffeina Cultura; Andrea Seki, compositore e interprete di arpa celtica, attivo principalmente nella Bretagna francese. Da questo connubio è nato il lavoro teatrale e musicale intitolato Il Ratto Di Europa: una conferenza-spettacolo contrappuntata da musiche originali per arpa e frammenti poetico-letterari. L’Europa sarà cioè raccontata a partire dal suo Mito fondativo – il rapimento della fanciulla Europa da parte di Zeus – passando poi per alcuni passaggi storici, fino ad arrivare all’attualità e alle sue pesantissime contraddizioni. L’obiettivo è quello di porre e porsi domande di carattere storico e filosofico attraverso un linguaggio poetico. Ciascun avvenimento passato, infatti, sarà descritto attraverso le voci poetiche d’una data epoca (la voce di Giacomo Leopardi, per esempio, in correlazione alle insurrezioni del 1848, oppure le visioni del poema mitologico Edda come allegoria d’un prossimo e possibile futuro). Questo spettacolo intende assumersi il non facile compito di provare a capire di cosa consti, ontologicamente, il concetto di “Europa”. Oggi, molti sono portati a dire che suddetto concetto può materializzarsi esclusivamente nel ricondurre ciò che è molteplice a un piano di unicità, ovvero nel creare uno Stato Unico: esattamente di questo, infatti, si sostanzia la teoria politica detta eurofederalismo. Eppure, nella storia del continente vi sono stati processi tipicamente europei – ad esempio la nascita del costituzionalismo attraverso i moti del 1848, oppure l’edificazione del welfare state nel trentennio 1945-1975 – che non sono affatto sorti dall’idea di ricondurre il molteplice a unicità, ovvero di rendere l’Europa uno Stato Unico. Al contrario, in quelle fasi storiche di ampliamento del potere popolare, diversi stati nazionali e diversi popoli hanno agito contemporaneamente riuscendo così a individuare sì un tratto comune – una sfera in tutto e per tutto europea – ma a partire dal riconoscimento dell’Europa come molteplicità. Su questo e su altri interrogativi, si focalizzerà quindi la riflessione storica e poetica de Il Ratto Di Europa.