Ieri, presso la Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini, si è tenuto il convegno dal titolo: “Minori stranieri non accompagnati: le ragioni della tutela”. L’evento è stato promosso dalla sezione romana dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia, di cui è Segretario il reatino Raffaele Focaroli, in collaborazione con il Tribunale per i Minorenni di Roma e con il supporto di Roma Capitale. Recentemente il nostro Parlamento ha approvato quella che oggi è la Legge n.47 del 7 Aprile 2017 meglio conosciuta come Legge Zampa, un provvedimento legislativo che prevede, tra le novità, la nuova figura dei Tutori volontari.
Ed è proprio al Tutore che è demandato il compito di rappresentanza legale assegnato agli esercenti la responsabilità genitoriale, perseguire il riconoscimento dei diritti della persona minore di età senza alcuna discriminazione, promuovere il benessere psico-fisico della persona di minore età. Altra novità di forte rilievo è l’attivazione di una banca dati nazionale presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Sistema informativo minori non accompagnati (SIM), dove confluisce la cartella sociale del minorenne che dovrà essere compilata dal personale qualificato che svolge il colloquio nella fase di prima accoglienza. La cartella include tutti gli elementi utili alla determinazione della soluzione di lungo periodo per il minorenne, nel suo superiore interesse.
“L’evento risponde agli scopi dell’Associazione di promuovere momenti di confronto e approfondimento culturale sulle tematiche riguardanti la tutela dei diritti delle persone minori di età e nello specifico attivando sinergie tra i vari soggetti istituzionali al fine di individuare buone prassi nella realizzazione di quanto delineato dalla recente normativa riguardante i minori stranieri e non accompagnati”, dichiara Raffaele Focaroli.
“La Legge Zampa rappresenta una novità importante in quanto una norma nazionale consente di colmare le disparità territoriali. Per garantirne un’efficace applicazione, occorre consolidare e rafforzare il sistema di monitoraggio e di raccolta dei dati. Per vincere la sfida dei diritti, stiamo costruendo ampie sinergie interistituzionali con un approccio multidisciplinare in modo da coniugare accoglienza e inclusione. Ma soprattutto siamo impegnati ad assicurare un maggior ascolto ai minorenni, affinché il loro punto di vista diventi parte integrante dei processi decisionali”, spiega l’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre.
“La figure del tutore volontario è decisiva nel nuovo sistema di tutele dei minorenni. Nel Lazio i corsi di formazione hanno riscosso
un successo enorme, basti pensare che all’avviso pubblico hanno risposto circa 900 persone di cui oltre 400 hanno già completato il percorso formativo. Siamo la prima regione d’Italia. Il sistema garantisce l’insegnamento di aspetti giuridici, psicologici e sociosanitari, ma si tratta di un meccanismo in continua evoluzione che stiamo perfezionando progressivamente”, sottolinea il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Lazio Jacopo Marzetti.
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