Meno imprese abbassano le saracinesche, ma rallentano anche le nuove aperture. Chiude in rosso il bilancio dei primi tre mesi di quest’anno – un trimestre che tradizionalmente registra un segno meno all’anagrafe delle Camere di commercio – con una perdita di 15.401 imprese.
Lo stesso saldo negativo di 12 mesi fa, quando all’appello mancarono 15.905 aziende. E’ quanto emerge dalla lettura dei dati ufficiali sulla natalità e mortalità delle imprese italiane nel I trimestre 2018, diffusi da Unioncamere – InfoCamere. Anche a livello locale si conferma un saldo negativo: nel Reatino, a fronte di 244 nuove iscrizioni nel periodo gennaio-marzo 2018, si rilevano 322 cessazioni, con una perdita netta quindi di 78 imprese, pari ad un saldo percentuale di -0,51% (contro una media nazionale di -0,25% ed una media del Lazio in controtendenza con un +0,16%). Ancora più grave la situazione delle imprese artigiane: la classifica delle province vede quella di Rieti al quart’ultimo posto con 58 iscrizioni e 129 cancellazioni, con un saldo negativo, quindi, di 71 imprese pari ad un indice del –1,96%.
“Dalla lettura dei dati emerge un quadro negativo riscontrabile sia a livello nazionale sia a livello locale – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Regnini – anche se notiamo, per quanto riguarda il Reatino, un cambio culturale nell’approccio al fare impresa, testimoniato dalla riduzione delle imprese individuali a fronte di un incremento delle società di capitali, frutto sia del lavoro che la Camera di Commercio sta compiendo nella promozione dell’imprenditoria locale, sia dei bandi regionali che stanno portando alla nascita di nuove imprese maggiormente strutturate”.
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