Nota su Elexos dei sindacati, a firma di Giuseppe Ricci Fim Cisl, per la Fiom Cgil Luigi D’Antonio e Uilm Uil Franco Camerini.
“Si è svolta questa mattina davanti ai cancelli della Elexos, un’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori per decidere le iniziative da mettere in campo dopo l’ennesimo rinvio da parte del Ministero dello Sviluppo Economico dell’incontro già previsto per il giorno 16 Aprile. Dopo un’ampia discussione dove si è evidenziato lo stato di forte preoccupazione rispetto alla situazione attuale, si è deciso di proclamare lo stato di agitazione con manifestazione sotto al Ministero proprio per il giorno 16 Aprile (lunedì, ndr)”.
“L’iniziativa serve per sollecitare la convocazione al più presto dell’incontro ed avere un chiarimento rispetto al futuro delle lavoratrici e dei lavoratori della Elexos – aggiungono – Dopo l’ultimo incontro avuto il giorno 14 febbraio, dove si era percepita un’apertura rispetto al confronto in atto tra Elexos e Schneider per l’avvio di commesse da parte della multinazionale francese verso Elexos, a distanza di 2 mesi la situazione invece di migliorare sta peggiorando.
Ricordiamo a tutti che Elexos, controllata dalla Famiglia Bellazzi di Monza attraverso la società CABE, nasce per volontà di Schneider dopo una vertenza che è durata oltre 2 anni e con un accordo sottoscritto al Ministero dello Sviluppo Economico che prevedeva il sostegno sia in termini economici che di lavoro proprio da parte di Schneider.
Purtroppo quell’accordo ad oggi non è stato ancora realizzato ed i lavoratori, dopo tutti i sacrifici fatti, vedono sempre più a rischio il loro futuro, ricordiamo che i lavoratori hanno investito risorse destinate a loro per un totale di 2,5 milioni di euro e oggi sono in cigo”.
“Come organizzazioni sindacali non riscontriamo nessuna apertura dall’Elexos in merito alla nostra richiesta ultima di trasferimento delle macchine comprate dal gruppo e utilizzate a Monza. È fondamentale per questo che tutte le istituzioni ai vari livelli che hanno sottoscritto l’accordo (Ministero, Regione Lazio e Comune di Rieti) sostengano in questa fase la battaglia dei lavoratori chiedendo insieme a loro il rispetto di tutti gli accordi sottoscritti” concludono Cgil, Cisl, Uil.
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