(da comunicato dei Carabinieri) È successo ieri sera nel villaggio Sae (soluzioni abitative di emergenza) di Torrita, frazione di Amatrice: tre uomini impegnati in qualità di operai per una ditta del Reatino, conclusa la giornata lavorativa nell’amatriciano hanno deciso di dedicarsi al furto.
Transitando a bordo del furgone della ditta a Torrita, dove appunto si trova un piccolo agglomerato di Sae occupato dagli sfollati del terremoto, avendo evidentemente già notato la presenza di un cancello in ferro zincato utilizzato per consentire l’accesso ad un cortile servente proprio dei moduli abitativi, hanno effettuato una deviazione sul loro percorso al fine di mettere a segno un reato. Lasciato un complice nel furgone, due di loro, armati di sega, lex elettrico e di attrezzi da lavoro, hanno portato via il cancello segandone gli ancoraggi da una colonna in cemento e caricandolo poi nel mezzo e dandosi alla fuga.
Le loro manovre però sono state notate da uno degli abitanti del villaggio Sae il quale, pensando in un primo momento ad una riparazione, non è intervenuto. Successivamente, vedendo che il cancello veniva portato via ha avvertito la centrale operativa del comando compagnia Carabinieri di Cittaducale, presente ad Amatrice con tre pattuglie, impiegate proprio nei servizi anti sciacallaggio, le quali hanno immediatamente evitato l’allontanamento dei ladri su tutte le vie di fuga disponibili.
La fuga dei tre è durata poco. Il mezzo da loro condotto, dettagliatamente descritto dai testimoni, è stato fermato poco dopo e sottoposto a perquisizione da parte di una pattuglia del radiomobile inserita nel dispositivo anti sciacallaggio. Nel cassone del furgone è stato effettivamente rinvenuto il cancello portato via, visibilmente danneggiato nelle cerniere di ancoraggio, il quale è stato immediatamente restituito ai legittimi proprietari.
Per tali motivi, D. C. classe 73 e T. M. classe 69, entrambi reatini, sono finiti in manette, arrestati in flagranza di reato per “furto aggravato in concorso” e quindi, portati nelle loro abitazioni agli arresti domiciliari a disposizione del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Rieti, Luana Bennetti, titolare del relativo procedimento penale. Per gli stessi motivi il terzo complice, rimasto sul mezzo durante le fasi di asportazione del cancello, è stato denunciato a piede libero. Il furgone in uso ai tre rei è stato restituito alla ditta proprietaria, risultata estranea ai fatti.
Foto: RietiLife ©