Domenica 8 aprile il teatro Vespasiano ha visto una grande produzione musicale dell’associazione coro San Francesco della Valle Santa. In programma la messe solennelle in onore di S. Cecilia di C. Gounod in sol maggiore per soli, coro e orchestra. Partitura definita “piena di luce” per le melodie solistiche e le armonie corali d’insieme espresse dalla penna del compositore francese a metà 800.
“I raggi brillanti scorrono dalla ‘Messe de Sainte Cécile’. All’inizio le persone sono state abbagliate, poi incantate, poi superate”: È così che il compositore Camille Saint-Saëns ha descritto la sua impressione di quella che probabilmente era la messa più famosa di Charles Gounod. La sublime semplicità delle parti solistiche si sono espresse nella dolce, intensa e preziosa voce del soprano Lucia Casagrande Raffi nel Gloria e nel Benedictus. Impeccabili nel Kyrie, Credo, Sanctus e Agnus si sono alternate e fuse insieme con armonia anche la voce chiara e vibrante del tenore Federico Savini e quella calda e profonda del Basso Daniel Queiroz Bastos. Cinquanta minuti intense sonorità corali con tutta la gamma di sfumature dal pianissimo intenso del Kyrie al dirompente fortissimo del Sanctus.
Cento i coristi di cinque i cori partecipanti, dal Lazio, dall’Umbria e dalla Toscana. Coro Ernico di Alatri (FR), Chorus Fractae Ebe Igi di Umbertide (PG), Coro Città di Piero e Corale Domenico Stella di San Sepolcro (PG), Coro della Maratona Corale Di Anghiari (GR) e Ensemble San Francesco della Valle Santa di Rieti. Alla neonata orchestra sinfonica Valle Santa il compito, portato a termine egregiamente, di rendere al meglio la parte di sostegno strumentale a quest’opera spiccatamente vocale. La direzione attenta e sapiente infine è stata del maestro Danilo Santilli che con la sua bacchetta ha saputo ricavare le sfumature più recondite di questa importante partitura.
Foto: De SANCTIS ©