Quarantacinque, tra studenti e docenti, rappresentanti di ventidue scuole di eccellenza italiane, hanno partecipato come delegazione Miur al Global Education & Skills Forum 2018 di Dubai, tenutosi il 17 e 18 marzo sotto l’egida della Varkey Foundation. Sono i vincitori delle competizioni promosse dal Ministero dell’Istruzione sugli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo Sostenibile (Hack & Model 2030).
A rappresentare il Rosatelli, lo studente Sean Lo Prinzi, che ha avuto modo di prender parte alla “United Nations Simulation Conference”, simulazione studentesca dei processi negoziali dell’ONU, distinguendosi ancora una volta. Ad essere ammessi al confronto tra le scuole internazionali di Dubai, solo tre studenti italiani, tra cui Lo Prinzi.
“Un’esperienza unica di crescita. È stato formativo ed emozionante per me poter trattare tematiche di tale importanza alla presenza di personaggi di grande rilievo internazionale, quali il Ministro dell’Istruzione della Nuova Zelanda, quello dell’Ecuador e l’ex Ministro dell’Istruzione italiano, Stefania Giannini”, così commenta il giovane studente del Rosatelli. “L’esperienza è di quelle che ti sconvolgono la vita dal punto di vista professionale” commenta la Professoressa Anna Crisostomi, accompagnatrice e mentore di Sean.
“Ringrazio il Miur, nelle persone della dottoressa Simona Montesarchio e del dottor Lorenzo Micheli, oltre che il mio Dirigente, la professoressa Daniela Mariantoni, per l’opportunità concessami di vivere un’esperienza di tale valore. Ascoltare ed interagire con l’ex vicepresidente americano Al Gore, trattando il tema dell’eco-sostenibilità, o con l’ex premier britannico Tony Blair, affrontando il delicato problema dell’Education e delle skills, che dovremo fornire ai nostri studenti nel prossimo futuro, è qualcosa che, come docente, mi ridisegna radicalmente. Lavorare con colleghi provenienti da ogni parte del mondo, condividendo didattiche, dubbi e metodologie innovative, è qualcosa che auguro a tutti i miei colleghi di vivere”.
La lungimiranza di persone “open-minded”, quali i nostri dirigenti del Miur, l’intuizione di Dirigenti che la scuola la “fanno” nel vero senso della parola, quali la professoressa Mariantoni, consentono di mettere finalmente al centro del processo formativo l’alunno, in primis, come elemento attivo di tale processo, il docente, quindi, come strumento indispensabile di tale processo.
Foto: Istituto Rosatelli ©