Secondo i dati Censis, in italia sono 600mila i malati di Alzheimer, di cui il 18% vive da solo con una badante, tuttavia sono molte le persone con un Alzheimer diagnosticato o affette in prima fase da demenza senile ospiti di strutture per disabilità dove trovano cura e assistenza da personale qualificato. Le persone affette da tali patologie potrebbero allontanarsi senza fare ritorno, questo uno dei problemi vissuti dalle famiglie e dagli operatori del settore.
La presidente dell’associazione Amar, Andreina Ciogli approfittando di fondi concessi dalla Fondazione Varrone ha potuto acquistare dei dispositivi con geolocalizzatore per poter monitorare gli eventuali allontanamenti di persone affette da questa patologia neurologica degenerativa, uno di questi è stato concesso ad un utente della Comunità Alloggio Delio Lucarelli sita in Santa Margherita di Cantalice, struttura specializzata nell’assistenza a persone disabili sotto la responsabilità di Ombretta Tomassetti.
Tale dispositivo ha facilitato il lavoro degli operatori nella supervisione dell’utente che ha manifestato comportamenti atti all’allontanamento. Il dispositivo in questione si chiama Filo di Arianna, è in grado di monitorare in maniera continuativa la persona che lo indossa, indicandone sempre la posizione. Come funziona? E’ simile ad un telefonino (mini); è composto da un modulo GPS per la localizzazione attraverso satelliti geo-referenziati e da una Sim per trasmettere i dati di localizzazione ad una Centrale operativa.
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