“È la vittoria di una comunità, di un modo più semplice e diretto di fare politica”. Parla Paolo Trancassini a RietiLife nella sua prima intervista da deputato, durante la festa in piazza del Comune (leggi1–leggi2). Nella foto con la figlia Alice.
Che analisi fa del voto?
“Un traguardo inaspettato, incredibile. C’era bisogno di restituire credibilità alla politica. Il risultato che esce dalla urne ci deve far riflettere: antipolitica e astensionismo sono diventati un partito imbarazzante dal lato dei numeri”.
Dopo 28 anni di sindaco le mancherà Leonessa?
“No, continuerò a fare il sindaco per un altro anno almeno, non lascio la carica, io appartengo a quel territorio. Oggi divento punto di riferimento di un territorio più grande, quindi aumenta la responsabilità. Ho preso un impegno quattro anni fa e ho l’obbligo di portarlo a termine.
A chi dedica la vittoria?
“A mio padre e mia madre perché mi hanno insegnato il lavoro, l’umiltà e il senso di appartenenza. Credo che anche loro sarebbero rimasti increduli: sono gli unici assente a questa bellissima festa”.
Foto: Francesco PATACCHIOLA ©