Dopo 41 anni di amore e dedizione per il proprio lavoro, Sandro Petrangeli, ha deciso di appendere le scarpe al chiodo. Mai detto fu più appropriato visto che si parla di uno degli ultimi calzolai della città.
Sandro ci scherza su: “41 anni di onesto lavoro e contribuzione, che tra l altro non mi sono nemmeno sufficienti per la pensione, ho deciso di lasciare. Colpa anche della crisi visto che ormai le scarpe usa e getta vanno per la maggiore” – commenta – “Nessun rimpianto, tranne per i miei adorati clienti. Per me erano amici che sarà difficile dimenticare. Una signora si è messa a piangere quando le ho comunicato della chiusura”.
Flavio Bucci e l’attrice Franca Valeri tra i suoi più affezionati clienti ma sopratutto “Lottino” (Armando Moronti, figura storica della città, da tutti conosciuto con questo soprannome, ndr): “Stendeva gli oggetti in vendita sul Ponte Romano e poi veniva qui” e prosegue “I clienti ancora arrivano dirgli che non posso più prendere le loro scarpe mi strazia il cuore. In 41 anni ne ho viste tante. Il mio lavoro l’ho imparato da mio padre che, dal 1968, proprio qui in via della Verdura riparava scarpe. Una volta questa zona era popolata e viva ma col tempo è andata a morire. Il terremoto è stato la botta finale, così come la ztl che ci ha isolato dal mondo”. “Questa è diventata una via frequentata da giovani, lascio spazio a loro”, conclude.
Foto: Invidia ©
Dispiace quando un’attività chiude, con i migliori auguri per la meritata pensione all’amico Sandro Petrangeli,ma questo non impedisce di dare una chiave di lettura (a questa come potrebbe essere per altre situazioni simili) differente da come si vorrebbe presentare. Il titolo dato alla notizia è decontestualizzato e parzialmente riferibile a quanto dichiarato dall’interessato. Lo stesso infatti registra come ormai le abitudini dei consumatori siano cambiate e volte sempre più all’acquisto di prodotti low cost, non convenienti da riparare, e anche le calzature più costose hanno ormai le suole di gomma (ad eccezione di pochi puristi che continuano a preferire le suole di cuoio e quindi riparabili). A quanto sembra poi l’attività viene cessata ma viene sostituita da un nuovo esercizio commerciale. Quanto al terremoto c’è da dire che ha colpito tutte le attività del centro storico, ma si registrano anche coraggiose inversioni di tendenza. Quanto infine alla ZTL, ammesso che sia un elemento di negatività, c’è da ricordare che ormai da oltre due mesi in via della Verdura è stata di fatto abrogata con ripristino del vecchio senso di marcia. Tutto secondo gli impegni presi in campagna elettorale dal Sindaco Cicchetti in favore dei commercianti della zona. Decorso ampiamente il mese di sperimentazione sarebbe utile sapere quali reali influenze abbiano avuto i nuovi flussi di traffico sull’andamento delle vendite.