Il primo risultato dei gruppi di lavoro attivati con la progettazione partecipata, nell’ambito della Rete di imprese FAST, è quello di aver predisposto un report scientifico che testimonia il percorso che fa la Via di Francesco sul territorio della Sabina, già da tempo percorso da molti camminatori stranieri che seguono le guide tedesche riconosciute dal MiBACT. Si è ritenuto utile renderla più generalmente nota e ufficializzarla anche sui siti web della Regione Lazio.
I gruppi di progettazione ora proseguono per formalizzare ulteriori percorsi significativi all’interno del territorio sabino. Con particolare riguardo quelli che interessano i Comuni dell’Associazione SERAR che da tempo hanno convenuto di valorizzare il turismo slow. Le associazioni culturali, le proloco, le associazioni sportive, gli amministratori dei Comuni del territorio stanno lavorando insieme attorno ai tavoli di progettazione partecipata seguendo la metodologia della Formazione- Intervento.
Essa consente di individuare le modalità con cui qualificare i percorsi e promuoverli verso diversi target interessati a fruirne e al contempo consente alle persone, che partecipano alla progettazione, di mettere in comune le proprie conoscenze e apprendere il metodo per rendere continuativa l’azione di miglioramento.
A conclusione del workshop altre decisioni importanti sono state condivise. Tra queste la necessità di articolare l’offerta di accoglienza sia per i turisti che usano strumenti di mobilità diversi, chi in motocicletta, chi in bicicletta, chi a piedi e chi a cavallo, e sia in ragione delle culture dei Paesi di provenienza. A riguardo un gruppo di imprenditrici del luogo si è impegnato a redigere un vademecum dell’accoglienza, frutto della lunga esperienza maturata nell’assistere con sensibilità e intelligenza i turisti che hanno usufruito delle proprie strutture.
L’operazione di rappresentazione dei percorsi ora continua nei prossimi giorni e si prevede che si concluda entro la fine del mese di febbraio. Risulta evidente che i dialoghi che si sono sviluppati intorno ai tavoli di progettazione e i cittadini che stanno lavorando, intendono sviluppare adeguatamente tutti i percorsi più significativi ma ad una condizione, che vengano rispettate le caratteristiche di ciascun percorso e riservati i percorsi stessi per il target più adeguato per percorrerli.
Al workshop, in rappresentanza dei Comuni SERAR, è intervenuta il sindaco di Tarano, Miranda Glandarelli a testimonianza della presenza degli amministratori nel processo di progettazione della Mappa. Ad animare il workshop, oltre il prof Renato Di Gregorio, esperto della metodologia, è intervenuta Valeria Galluzzi dell’Associazione giovanile Laboratorio Sabina che ha predisposto le mappe su cui i gruppi hanno potuto confrontarsi ed il Comitato di Gestione della Rete tra Imprese della Sabina con il neo-letto presidente Stefano Nesta. Ad osservare i lavori di progettazione partecipata c’era Maria Rotiroti che per un suo progetto di valorizzazione in Calabria è venuta a prendere atto delle metodologie in uso in Sabina.
Foto: RietiLife©