Picasso e De Chirico sono artisti di fama internazionale che non necessitano di presentazione. Le loro opere, lo stile che ne caratterizza i tratti sono noti a tutti. Alcune creazioni di questi “mostri sacri” del panorama artistico mondiale saranno in mostra presso il padiglione blu di “Arte – Fiera Genova 2018”. Fino a questo momento tutto è nella norma e, si chiederà il lettore: dov’è la notizia? Ebbene, avreste mai immaginato che a Rieti c’è un nostro concittadino il quale, con grande umiltà, si è avvicinato a questo pianeta e che una sua creazione scelta dalla Galleria Farini Concept di Bologna farà bella mostra di sè alla Fiera di Genova, con le opere di De Chirico e Picasso, come di Burri e Festa, Schifano e Vedova, Campigli e altri mostri sacri del panorama artistico mondiale?
Questo nostro concittadino che, forse nella inconsapevolezza del proprio spessore professionale, sta assurgendo agli onori delle cronache nazionali, si chiama Stefano Galardi. “Ho poco più di 50 anni – si schernisce Stefano – e da sempre insegno materie professionali presso le scuole agrarie del nostro territorio, tra Rieti e Cittaducale. Mi sono avvicinato al mondo dell’arte recentemente, quasi per gioco, coltivando con serietà e dedizione una passione che, da sempre, alberga nel mio animo”. Stefano Galardi ed il suo percorso, nel mondo della scultura e del dipinto, sono strettamente legati a San Francesco come alla “forte” presenza di Francesco nel nostro territorio. “Soltanto nel 2016 ho inviato una mia opera alla Commissione esaminatrice della biennale di Viterbo – racconta Stefano – con mia somma sorpresa, perché mai lo avrei creduto, sono stato selezionato.
Di lì a poco, sempre a Viterbo, sono stato sollecitato ad allestire una mia “personale” in un piccolo museo del centro storico, con 16 opere”. È cominciata così la storia artistica di Stefano Galardi. Che tra pochi giorni – dal 16 al 19 Febbraio – esporrà una sua “creazione” alla Fiera di Genova quando il proprio nome sarà avvicinato a quello di due monumenti del panorama artistico mondiale: De Chirico, Picasso e poi altri ancora. La peculiarità che, più di ogni altra, caratterizza il percorso professionale di Stefano Galardi sta nella lavorazione del conglomerato clastico, una roccia “umile”, ma estremamente “vera” e che mai, prima dell’avvento di Stefano, era stata utilizzata con finalità artistiche. “Nelle mie opere ed ovunque vada sempre cerco di valorizzare Rieti e la mia-nostra terra – conclude Galardi – è stato così anche a Padova, ad Arte Fiera Novembre 2017 allorché una mia scultura – Etruschessa – ha vinto nella categoria “emergenti”.
Non ho fatto tutto da solo. Una grossa mano in questa mia crescita artistica è venuta dall’Associazione Rea Luna e, poi, da Sergio Ciogli, un uomo dedito all’arte il quale, quando non ero proprio niente, ha avuto la compiacenza di starmi a sentire e che ringrazio dal profondo del mio cuore”. (di Valerio Pasquetti)
Foto: PASQUETTI ©