(pa.gio.) Ha superato le 10mila firme la petizione online lanciata sul sito change.org dal comitato civico di tutela della Valle del Tevere per dire “no” al progetto di realizzazione della centrale a biogas di Ponzano Romano. Un numero imponente, e importante, che sembra non accennare a fermarsi, a testimonianza di quanto sia sentito l’argomento, sia sulla sponda romana, sia su quella reatina del fiume Tevere.
Dove, nelle ultime ore, circolerebbe un’altra voce, altrettanto inquietante, che collegherebbe il progetto della centrale di Ponzano Romano al piano di riqualificazione e rilancio – con tutte le ricadute del caso, a partire da quelle occupazionali – dell’Outlet Soratte, vicinissimo, in linea d’aria, all’area individuata per l’impianto a biogas.
Secondo quanto appreso, infatti, l’entourage dell’imprenditore bergamasco Antonio Percassi, che nei mesi scorsi ha rilevato l’intera proprietà del Soratte Outlet, ormai in fallimento, avrebbe messo in “stand-by” il piano di trasformazione della struttura in un Outlet del lusso, per vedere, ed eventualmente analizzare, gli sviluppi della vicenda sulla centrale di Ponzano. Che di certo non sarebbe il migliore dei biglietti da visita per un centro che si prefigge di portare in Sabina i grandi marchi della moda.
Se confermata, quest’ultima ipotesi rappresenterebbe, già da sola, un primo danno per il territorio, nel quale il Soratte Outlet svolgeva – e, si spera, tornerà a svolgere – un importantissimo polmone occupazionale, con i suoi 400 addetti impiegati a pieno regime.
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