Venerdì 12 gennaio alle ore 17 Chiara Marchelli incontrerà presso la Biblioteca Comunale di Rieti la giuria del Premio Letterario “Città di Rieti Centro d’Italia”, gli studenti del Liceo Pedagogico “Elena Principessa di Napoli”, – che fanno parte del progetto “Adotta un libro” e tutti gli appassionati di letteratura. L’autrice si recherà inoltre durante la mattinata del 12 gennaio presso la Casa Circondariale di Rieti per presentare la sua opera agli studenti di due classi carcerarie.
Nata ad Aosta nel 1972, vive a New York dove lavora come editor copywriter e traduttrice. Insegna italiano alla New York University. Nel 2003 ha pubblicato il suo primo romanzo, Angeli e cani (Marsilio), che ha vinto il Premio Rapallo Carige Opera Prima. Nel 2007 è uscita la raccolta di racconti Sotto i tuoi occhi (Fazi) e successivamente L’amore involontario e Le mie parole per te. “Le notti blu“, edito da Giulio Perrone, presentato dal direttore dell’Istituto di Cultura di New York, Giorgio van Straten, è stato candidato al premio Strega 2017.
Tutti crediamo di conoscere le persone che amiamo: Larissa e Michele si conoscono da una vita, così come pensano di conoscere Mirko, il figlio che lascia gli Stati Uniti, dove è nato, per vivere in Italia e sposare Caterina. Un colpo di fulmine che non hanno mai approvato pienamente.
Larissa e Michele sono sposati da oltre trent’anni, vivono a New York, hanno una vita agiata e hanno saputo costruire un rapporto solido, basato sulla cura reciproca, sulle piccole e generose attenzioni e sulle affettuose abitudini della loro quotidianità.
Le notti blu racconta, come una sorta di lastra raggi X, il matrimonio di Larissa e Michele e la loro vita che sembra normalissima, se non fosse per un dolore tremendo che accompagna, e regola, le loro esistenze. È una notizia dall’ Italia a rompere l’equilibrio che la coppia ha faticosamente costruito.
Con una scrittura chirurgica e lucida, Chiara Marchelli ci accompagna attraverso i pensieri della coppia e ci svela confessioni che avremmo preferito non ascoltare: segreti ingombranti, dolorosi, che leggiamo con avidità, rassicurati dal fatto che l’autrice ha intenzione di dirci proprio tutto e di tenere con mano ferma tutti i fili di questa storia che va indietro nel tempo.
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