Cresce l’export di dolci natalizi della nostra tradizione artigiana nel mondo: tra settembre 2016 ed agosto 2017, tra panettoni, pandoro, cioccolato e prelibatezze made in Italy l’export ha raggiunto un volare 598,3 milioni di euro, con un aumento del 5,8 rispetto all’anno precedente. Lo rileva Confartigianato che ha redatto una classifica dei Paesi più ‘golosi’ di prodotti italiani per le feste di fine anno. Le festività natalizie però stimolano anche gli acquisti dei nostri connazionali: a dicembre Confartigianato stima un consumo di prodotti alimentari delle famiglie italiane pari a 14,6 miliardi, vale a dire 2,6 miliardi in più rispetto al consumo medio mensile. Per i prodotti artigiani, il valore dei consumi a dicembre ammonta a 6,2 miliardi.
Per quanto riguarda l’export in testa c’è la Francia, seguita da Germania e Regno Unito. Nell’ultimo anno, i nostri cugini d’Oltralpe hanno comprato 122,3 milioni di euro di dolci natalizi (pari al 20,4% del nostro export di questo tipo di prodotti). In Germania ne abbiamo esportato per 108,7 milioni (18,2% del totale esportato), mentre nel Regno Unito le nostre esportazioni di pasticceria per le feste di fine anno è pari a 58,6 milioni (9,8% del totale). Ma il boom di crescita dell’export nel 2017 si registra appunto negli Stati Uniti che hanno comprato il 31,4% di dolci in più rispetto al 2016. Seguono il Belgio con il 24,2% in più, la Polonia con il +15,1% e la Svizzera (+13,9%).
“E’ merito degli ‘artigiani del cibo’ – sottolinea il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – se i nostri prodotti alimentari piacciono tanto in Italia e nel mondo. E’ sempre più apprezzata la qualità tipica delle nostre 90.055 imprese artigiane del settore alimentare, di cui 43.063 imprese specializzate nella pasticceria, che danno lavoro ad oltre 155mila addetti. Un patrimonio economico e di tradizione culturale che va costantemente difeso e valorizzato”. Nella classifica delle regioni con il maggiore aumento di export alimentare la Lombardia fa la parte del leone con il +11% nel primo semestre 2017. Seguono l’Emilia Romagna (+7,2%), il Piemonte (+6,6%) e il Veneto (+5,8%). Lodi guida la classifica delle province italiane dove nel 2017 è cresciuto di più l’export di prodotti alimentari, addirittura +83,9%. Seguono Siena (+33,3%), Cremona (+24,8%), Mantova (+19,5), Ravenna (+18,7%). Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato a far crescere la passione di italiani e stranieri per i nostri prodotti della buona tavola è anche il numero di specialità alimentari italiane riconosciute e tutelate dall’Unione Europea con i marchi Dop, Igp e Stg. L’Italia è al primo posto nell’Ue per quantità di prodotti difesi da questi marchi di qualità: ben 294, vale a dire un quinto (21,2%) del totale dei prodotti di qualità europei.
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