La politica degli ultimi giorni, quelli che precedono l’appuntamento decisivo del 20 e 21 maggio, quando dal ballottaggio uscirà il nuovo sindaco di Rieti, è tornata ad offrire il suo volto peggiore. Quello che, in nome delle poltrone e dei tornaconti personali, se ne infischia allegramente delle precise indicazioni di voto uscite dalle urne una settimana fa. Incalzata dalla necessità di dover superare il “limite” imposto dagli elettori e dalla scadenza elettorale ormai prossima, la politica dà vita al “mercato” degli apparentamenti, degli inciuci, rifilando uno schiaffo sonoro ai reatini che, nonostante tutto, alle urne sono andati e hanno detto che così com’è stato finora non si può andare avanti. E in questo febbrile mercato del chi compra e chi vende, le trattative si sono rivelate più difficili di quanto si pensasse, con decisioni prese e ritrattate nel giro di poche ore, salvo poi tornare sui propri passi e cambiare di nuovo idea, ancora, per l’ennesima volta. I reatini assistono, attenti speriamo, alle manovre che si compiono all’interno dei comitati elettorali e delle stanze di Palazzo di Città. Pronti, speriamo, a bocciare la politica degli inciuci. Foto (archivio): Emiliano GRILLOTTI © 14 Maggio 2012