In arrivo per 33 milioni di italiani le tredicesime. Al netto delle ritenute, pensionati e lavoratori dipendenti incasseranno 36 miliardi di euro. A livello territoriale il Lazio è la seconda regione per numero di beneficiari (3.197.000) preceduta solo dalla Lombardia (6.000.000). Secondo una indagine Coldiretti/Ixè sul comportamento di spesa, quattro laziali su dieci (39%) la destineranno per gli acquisti del Natale, il 34% per pagare tasse, rate e bollette, altri per rimpinguare i risparmi familiari.
Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Deloitte la spesa media complessiva per regali, cibo, divertimenti sarà di 528 euro per famiglia, in aumento del 4,4% rispetto allo scorso anno. In ripresa, ma meno di quanto si spendeva negli anni pre-crisi, come conferma una stima della Cgia di Mestre secondo cui in 10 anni le famiglie hanno tagliato le spese natalizie di oltre 8 miliardi di euro. “Tuttavia in questo decennio – dice David Granieri, presidente della Coldiretti del Lazio – sono anche cambiate le tendenze di consumo. Siamo tutti più oculati negli acquisti. Si compra meno quantità, ma si premia la qualità.
Vince il regalo utile legato al territorio. Non a caso tra le strenne più gettonate ci sono i prodotti agroalimentari della tradizione romana e laziale. Comprare una specialità locale è una delle opzioni di spesa più lungimiranti, fa felice chi la riceve e sostiene l’economia regionale. I mercati contadini, gli agriturismi e le fattorie di Campagna Amica (www.campagnamica.it) che fanno vendita diretta sono i riferimenti più accreditati dove poter fare la spesa di qualità, espressione autentica del territorio. Regalare olio extravergine di oliva o una confezione di vini, una selezione di formaggi o di salumi tradizionali Made in Lazio è diventato un must che beneficia – conclude Granieri – tanto chi li riceve in dono, quanto chi li ha prodotti”.
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