Tre alunni dell’Istituto Celestino Rosatelli (Victoria Garziano, Lorenzo Hoffomann e Lorenzo Greco accompagnati dal docente Sergio Pantaloni) e tre del Ranieri Antonelli Costaggini (Michela Franceschini, Giulia Domesi e Alessandro Rossi accompagnati dal professore Fulvio Ravaglioli) hanno partecipato al Mountain Hackathon dell’11 e 12 dicembre presso l’Università statale di Milano. L’iniziativa ha coinvolto 90 studenti, provenienti da tutte le Regioni italiane, che con l’aiuto di mentori, esperti e ricercatori, hanno lavorato insieme immaginando nuovi modelli, soluzioni e prototipi in grado di favorire la sostenibilità e la crescita dei territori montani.
L’Hackathon si è tenuto nell’ambito della seconda edizione di CIME, appuntamento nazionale dedicato alla ricerca e all’innovazione per le Montagne, promosso e organizzato da Unimont che mette in rete l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e l’Università degli Studi della Tuscia e il Centro d’eccellenza a Edolo dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Club Alpino Italiano. In questa occasione è stata lanciata la piattaforma di coordinamento “Mountain lab” con l’obiettivo di creare nuovi ponti e nuove forme di collaborazione tra tutti gli “attori” della montagna, nazionali e internazionali.
Gli studenti hanno preso parte al primo Hackathon della scuola italiana, promosso dal Miur, interamente dedicato allo sviluppo di Alpi e Appennini come patrimonio da conoscere, difendere e valorizzare. L’alunna Victoria Garziano dell’Istituto Celestino Rosatelli di Rieti torna vincitrice dell’Hackathon: trascorrerà due settimane in una summer school al seguito di una spedizione scientifica delle Università coinvolte nel progetto in Nepal.
“E’ stata una esperienza di grande valore – sottolinea la dirigente scolastica del Rosatelli Daniela Mariantoni – I nostri ragazzi hanno avuto l’opportunità di condividere la loro visione di futuro lavorando in gruppi eterogenei, sia per provenienza geografica che per indirizzo scolastico, di esporre al termine della due giornate le proprie idee e soluzioni dinanzi a esperti ed esponenti del mondo dell’Università, dell’associazionismo e dell’imprenditoria. Studenti che non si conoscono, si sono scambiati idee innovative, ciò è utile a creare l’appartenenza ad un Paese, più che ad un campanile o a una scuola. Complimenti anche ai ragazzi dell’Istituto Costaggini di Rieti che hanno partecipato insieme ai nostri. “La conferma che se a Rieti si vuole, si riesce a lavorare insieme”.
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