Nel corso del consiglio provinciale odierno si è discusso del ridimensionamento scolastico di tutto il territorio reatino, anche a seguito dell’incontro della scorsa settimana a cui avevano preso parte le amministrazioni comunali, i dirigenti scolastici e i sindacati di settore.
“Il Comune di Rieti – spiega il consigliere comunale con delega alla Scuola, Letizia Rosati – aveva proposto l’aggregazione dell’istituto D’Angeli di Cantalice, Poggio Bustone e Rivodutri (sottodimensionato da diversi anni perché al di sotto della soglia prevista per legge) all’istituto comprensivo Marconi-Sacchetti Sassetti di Rieti. E ciò è stato ottenuto. Tale richiesta era scaturita da una visione lungimirante tesa alla salvaguardia della autonomia e della dirigenza della scuola reatina che, verosimilmente, rischia a sua volta un sottodimensionamento nel prossimo anno scolastico. La soglia prevista per legge è, infatti, di 600 alunni e la scuola si trova attualmente a ridosso di tale limite. Un abbassamento sotto tale parametro farebbe perdere l’autonomia scolastica e il risultato ottenuto oggi va pertanto in una direzione precauzionale, in attesa delle iscrizioni che si chiuderanno a febbraio 2018”.
“La scuola Marconi – aggiunge – rappresenta un patrimonio educativo per la città che non possiamo permetterci di disperdere. Tale operazione risulta vantaggiosa anche per i tre Comuni che insistono sull’istituto D’Angeli. Su tale soluzione sono d’accordo, infatti, anche i rispettivi sindaci, come esposto da quello di Cantalice, Silvia Boccini, poiché in tal modo si garantisce continuità gestionale e amministrativa, potenziando soprattutto l’offerta formativa”. “Chi ha sollevato perplessità e critiche su questa soluzione – prosegue – sono certa che col tempo muterà la propria opinione e si dovrà ricredere. L’alternativa era una aggregazione con Comuni montani più distanti con i relativi disagi per il personale docente e Ata”.
L’iter potrà ritenersi concluso soltanto a seguito della apposita delibera della Regione Lazio, “ma quanto stabilito è rilevante anche nella considerazione che il consiglio provinciale, per tutti gli istituti scolastici sottodimensionati del territorio, ha chiesto la deroga, cioè il mantenimento dell’attuale assetto. Dette scuole, pertanto, continueranno ad avere le reggenze che non garantiscono continuità gestionale pluriennale. Vorrei, infine, ringraziare il consigliere Marco Cossu per la sensibilità dimostrata nei confronti della proposta del Comune di Rieti”, conclude Letizia Rosati.
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