(pa. gio.) Nuovo affondo del gruppo consiliare di minoranza “Salisano si Rinnova” nei confronti dell’amministrazione guidata dal sindaco Gisella Petrocchi. Additata di “immobilismo politico” e di essere l’autrice di “un programma elettorale esistente solo sulla carta”.
“A distanza di 6 mesi dalle elezioni amministrative – scrivono su una nota i membri del gruppo consiliare – continua ad ignorare i problemi della comunità, dopo averne annunciato con tanta enfasi, in campagna elettorale, una rapida risoluzione. In primis il problema relativo alla riapertura della casa di riposo, chiusa nel 2016 per gravi responsabilità della passata amministrazione. Nonostante il 27 luglio scorso si era convenuto con l’attuale sindaco e il segretario comunale di affrontare a breve il problema, istituendo un apposita commissione mista tra maggioranza e minoranza, ad oggi – sono passati quattro mesi – nulla si è mosso.
Nell’ambito di questo totale immobilismo – proseguono quelli di Salisano si rinnova – riscontriamo in compenso un accanimento incomprensibile e privo di ogni fondamento nei confronti dell’associazione che organizza le attività sociali per gli anziani di Salisano (il Centro Anziani), nonché poi l’adozione di due delibere che riteniamo non conformi alle norme vigenti e soprattutto inopportune, poiché a nostro avviso i problemi da affrontare sono altri se veramente si vuole rilanciare il paese.
Come non rimarcare poi la delibera numero 7 del 6 luglio scorso, nella quale il sindaco ha assunto su di se anche la responsabilità di del servizio finanziario, pur non avendo le competenze necessarie a svolgere detta funzione, e creando un accavallamento tra il ruolo politico e quello amministrativo, fenomeno che ai sensi di una legge numero 388/200 articolo 53 comma 23, che sia nel 2012 che nel 2015 è stata messa in discussione dalla stessa Corte dei Conti.
Abbiamo già provveduto a contestare queste delibere, e stiamo preparando una dettagliata segnalazione, che verrà inviata alla Corte dei Conti ed all’’Ispettorato Generale di finanza della Ragioneria dello Stato, per fare luce su alcune operazioni contabili poco chiare relative alla passata legislatura”.
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