I Giorni della ricerca di AIRC compiono vent’anni e si confermano l’appuntamento di riferimento per informare pubblico e media sui più recenti risultati della ricerca oncologica e per presentare le prossime sfide contro il cancro. Sabato 4 novembre 2017 anche a Castelnuovo di Farfa. Negli ultimi decenni, grazie all’aumento della conoscenza, alimentato anche dalla ricerca sui meccanismi che ha consentito di comprendere maggiormente la complessità del cancro, la mortalità è diminuita costantemente.
In Italia, in particolare, oggi si guarisce di più, come testimoniano i dati che ci pongono al vertice in Europa per le guarigioni: la sopravvivenza a cinque anni è aumentata rispetto a quella dei casi diagnosticati nei quinquenni precedenti sia per gli uomini (55%), sia per le donne (63%) [fonte: “I Numeri del Cancro in Italia”, 2016 a cura di AIRTUM e AIOM]. Il lavoro dei ricercatori però non si può fermare perché ancora molto resta da fare soprattutto per alcune forme tumorali, come il tumore all’ovaio o quello del polmone.
Le stime per i prossimi anni indicano infatti che nel 2030 il cancro sarà la principale causa di morte e saranno diagnosticati in tutto il mondo fino a 21,6 milioni di nuovi casi all’anno [fonte: World Cancer Research Day]. Per incidere su questi numeri e contrastare questa tendenza è indispensabile continuare a sostenere la ricerca. AIRCintensifica costantemente il suo impegno, assicurando ai ricercatori nuove risorse: solo nell’ultimo anno ha stanziato 102 milioni di euro per il finanziamento di 680 progetti di ricerca e programmi di formazione destinati ai migliori talenti della ricerca oncologica italiana (**Fonte World Cancer Research Day).
Un impegno straordinario per trovare nel più breve tempo possibile nuove armi per diagnosticare il cancro con maggiore anticipo e curarlo sempre meglio. Sono diversi i filoni dai quali si attendono importanti progressi: gli sviluppi della medicina personalizzata, gli avanzamenti nella diagnostica attraverso la biopsia liquida, l’immunoterapia per contrastare ed eliminare le cellule tumorali e gli studi sulla carta d’identità genetica dei tumori che, suddividendo i pazienti in base alla capacità di rispondere a determinate terapie, puntano a sviluppare percorsi di cura più efficaci e tollerabili anche per lunghi periodi.
Un obiettivo fondamentale, dato il naturale allungarsi dell’età media della popolazione e l’alto numero di persone – oltre 3,3 milioni – che, oggi, nel nostro Paese hanno superato una diagnosi di cancro.
Foto: RietiLife ©