I più importanti effetti geologici originati dai forti eventi sismici che hanno colpito una vasta area dell’Italia Centrale il 26 ed il 30 ottobre 2016, attraverso una galleria di un centinaio di fotografie. A illustrarli, la nuova pubblicazione della collana editoriale Miscellanea dell’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) A new photographic dataset of the coseismic geological effects originated by the Mw5.9 Visso and Mw6.5 Norcia earthquakes (26th and 30th October 2016, Central Italy).
Autore del lavoro, il Gruppo Emergeo, un’equipe operativa di emergenza sismica dell’INGV, composta da geologi e tecnici specializzati nell’effettuare prime indagini e rilievi sugli effetti geologici di un evento sismico.
Il terremoto di Visso del 26 ottobre (M5.9) e, soprattutto, quello di Norcia del 30 ottobre (M6.5) hanno originato nuove e più estese rotture in superficie, rispetto a quelle prodotte due mesi prima dal terremoto di Amatrice.
Il Gruppo Emergeo ha raccolto circa 7000 osservazioni di vari effetti cosismici di superficie (rotture, fratture, frane, liquefazioni ecc) in un’area di circa 500 km2; durante il rilievo post evento sono state scattate circa 15000 fotografie, riassunte nella Miscellanea pubblicata e scaricabile dal sito della Collana.
Questo ultimo numero della Miscellanea Ingv è strettamente collegato ad un numero precedente (n.34 del 2017), dedicato agli effetti geologici prodotti dal terremoto di Amatrice del 24 agosto 2016.
Foto: RietiLife ©